In gran parte del mondo islamico si celebra l’Eid al-Adha, la Festa del Sacrificio, la più importante ricorrenza religiosa per i musulmani. L’Eid cade il decimo giorno del mese islamico di Dhu al-Hijjah e mette fine all’Hajj, il Pellegrinaggio che ogni musulmano almeno una volta nella vita deve compiere a Mecca. Quest’anno sono stati oltre due milioni i fedeli che si sono riuniti nella città santa saudita.
Le celebrazioni iniziano con la discesa dei pellegrini dal monte Arafat, collina a est di Mecca e tra le tappe del Pellegrinaggio. In tutto il mondo i musulmani si riuniscono in preghiera nelle piazze perché la sunna (la consuetudine del profeta) consiglia di tenerla in luoghi aperti e nelle moschee. Durante la preghiera viene recitato per sette volte il ‘Takbir’ (Allah è grande) e si continua poi con la lettura di alcune sure del Corano.
Dopo la preghiera è il momento del sermone. Con l’Eid al-Adha si ricorda il sacrificio di Ismaele, figlio di Abramo, che – secondo il Corano – avrebbe dovuto essere sacrificato dal padre, per poi essere graziato da Allah con la possibilità di sacrificare un agnello. Per questo nei Paesi islamici si usa sacrificare un animale – in genere un montone o un agnello – per poi offrirne una parte ai bisognosi.