Le truppe siriane, appoggiate dai raid dei jet russi, hanno lanciato un’offensiva di terra contro i gruppi di ribelli e formazioni islamiche nella Siria centrale. I combattimenti si svolgono nel nord della provincia di Hama, dove sono stati registrati anche numerosi raid aerei russi. Le forze governative hanno lanciato attacchi su varie direttrici, in particolare verso le aree di Atshan, Al Sayad e Latmin. Le formazioni islamiste hanno, da parte loro, bombardato a colpi di razzi le postazioni governative nelle località di Morek, Maan, Al Masasina e Markba. Due elicotteri russi sono stati visti da alcuni testimoni sorvolare l’area di Morek mentre veniva bombardata dai ribelli e dai gruppi jihadisti.
La notizia è stata confermata dalla tv libanese al-Mayadeen, vicina alle milizie del movimento sciita libanese Hezbollah, che combattono in Siria al fianco delle forze del governo di Bashar al-Assad. Subito dopo è arrivata la conferma anche delle autorità siriane che hanno parlato attraverso un responsabile che, come riferisce l’agenzia Ap, ha voluto mantenere l’anonimato.
Secondo fonti militari di Damasco, citate dall’agenzia di stampa ufficiale cinese Xinhua, obiettivo dell’operazione di terra è «colpire i gruppi jihadisti» nelle zone nord del Rif di Hama, nelle aree di Latamenh e Kafr Zaita. Stando alle fonti, le aree «sono cadute sotto il controllo dei ribelli dell’Esercito della Conquista (Jaish al-Fath)». L’esercito, scrive la Xinhua, spera di «mettere in sicurezza» la strada tra Hama e la provincia centrale di Homs con la copertura dei «raid aerei russi contro i ribelli».
La fonte militare citata dall’agenzia di stampa cinese ha sostenuto che nel mirino della «campagna aerea russa» ci sono «tutte le aree in cui si trovano i gruppi militanti, soprattutto le postazioni dell’Is». La fonte ha rivendicato che i raid aerei russi hanno portato a «risultati diretti», come dimostrato dalle «grandi perdite subite dai ribelli negli ultimi giorni». «Siamo molto ottimisti – ha aggiunto – questa coalizione rappresenta un passo importante verso l’eliminazione del terrorismo alla radice».
Alcune fonti vicine a Mosca e Damasco, contattate da Spondasud, affermano che sono state colpite numerose postazioni di gruppi jihadisti vicini ad Al Nusra, braccio siriano di al Qeada e altre fazioni islamiste che in questi anni si sono macchiate di gravi crimini contro l’umanità. Smentita la notizia di raid aerei russi contro le postazioni dell’Esercito Siriano Libero. Sono proseguite nel frattempo le operazioni intorno a Palmyra e nella zona di Raqqa, nelle mani dei miliziani dello Stato Islamico.
PUTIN, MISSILI DAL CASPIO DA DISTANZA 1500 KM – Mosca afferma di aver colpito obiettivi Isis in Siria con quattro navi lanciamissili della flottiglia del Mar Caspio ad una distanza di circa 1500 km. Lo hanno reso noto il ministro della Difesa Serghiei Shoigu e Vladimir Putin, che ha evidenziato la buona performance dell’industria militare e il buon addestramento del personale. Intanto ul presidente russo ha ordinato al ministro della Difesa, Serghiei Shoigu, di continuare a cooperare sulla Siria con Stati Uniti, Turchia, Arabia Saudita, Iran e Iraq.
MOSCA, MISSILI CONTRO ISIS DA NAVI RUSSE – Quattro navi militari russe hanno effettuato 26 lanci di missili «contro l’Isis» in Siria. Lo ha detto il ministro della Difesa russo, Serghiei Shoigu, citato dall’agenzia Ria Novosti. «Nelle ultime 48 ore – ha detto Shoigu -, dopo un lavoro intenso di diversi tipi di ricognizione, sono stati scoperti numerosi e diversi obiettivi dell’Isis: si tratta di punti di comando, depositi di munizioni e di materiale bellico e di campi di addestramento dei miliziani. Per colpirli – ha precisato il ministro – oltre all’aviazione abbiamo usato le navi della flotta del Caspio».
PUTIN, HOLLANDE PROPONE UNIRE FORZE ASSAD E ESL – Il presidente francese Francois Hollande avrebbe proposto di unire gli sforzi delle truppe governative siriane e dell’esercito libero siriano (Esl) nella lotta contro l’Isis, a quanto ha riferito il leader del Cremlino, Vladimir Putin, citato dall’agenzia Tass. «Durante l’ultima visita a Parigi – ha detto Putin – il presidente francese, Francois Hollande, ha presentato un’idea interessante secondo la quale si potrebbe, secondo lui, provare in ogni caso a unire gli sforzi dell’ esercito governativo» siriano «e del cosiddetto Esercito libero siriano». In un incontro con il ministro della Difesa, Serghiei Shoigu, il leader del Cremlino ha ribadito che Mosca non sa dove sia l’Esercito libero siriano e chi ne sia a capo. «Se partiamo dal fatto che è l’ala militare della cosiddetta parte sana dell’opposizione – ha comunque aggiunto Putin – allora riuscendo a unire gli sforzi nella lotta contro il nemico comune, cioè contro le organizzazioni terroristiche – l’Isis, al Nusra e altre – si creerebbero delle buone basi per la futura soluzione politica in Siria».
PUTIN, PRESTO PER BILANCIO RAID,MA VALUTAZIONE POSITIVA – «È ancora presto per tirare le somme dell’operazione delle forze aeree russe in Siria ma quello che è stato fatto merita una valutazione altamente positiva»: lo ha detto il leader del Cremlino Vladimir Putin incontrando il ministro della difesa Serghiei Shoigu.
CONSULTAZIONI MOSCA- ANKARA PER EVITARE ALTRI INCIDENTI – Giornata di consultazioni tra gli esperti militari di Russia e Turchia per la «realizzazione di un meccanismo per la prevenzione di incidenti nello spazio aereo al confine siriano-turco». Lo ha detto il portavoce del ministero della Difesa russo, generale maggiore Igor Konashenkov, secondo cui «dalla prima mattinata, nel centro nazionale dell’amministrazione della Difesa della Federazione russa, gli esperti del ministero della Difesa continuano le consultazioni di lavoro con i colleghi turchi».
MOSCA, VIOLAZIONI SPAZIO TURCO «EQUIVOCI SPIACEVOLI» – Le violazioni dello spazio aereo turco da parte della Russia sono «equivoci spiacevoli». Lo ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, auspicando consultazioni tra i militari turchi e quelli russi per «il coordinamento in futuro nel periodo dello svolgimento di missioni delle forze aree russe in territorio siriano».
TURCHIA PRONTA A INCONTRARE RUSSIA SU VIOLAZIONI SPAZIO AEREO – Gli ufficiali dell’esercito di Ankara sono «pronti a incontrare» le loro controparti di Mosca per avere «spiegazioni» sulle recenti violazioni dello spazio aereo turco da parte di aerei militari russi e per trovare le misure atte a evitare ulteriori incidenti simili. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri turco Tanju Bilgic. Il ministero degli Esteri ha «invitato» ieri l’ambasciatore russo ad Ankara, Andrey Karlov, per illustrare la proposta di un incontro. Secondo Bilgic, il ministero ha spiegato che i militari turchi sono pronti ad ascoltare i militari russi ad Ankara per «sentire le loro spiegazioni sulle violazioni e le misure che intendono adottare per evitare il ripetersi di simili incidenti». Bilgic ha invece precisato che non è nell’agenda dei colloqui la creazione di un «gruppo di lavoro» sulla questione tra Ankara e Mosca.
TURCHIA CONVOCA AMBASCIATORE RUSSO PER LA TERZA VOLTA – L’ambasciatore russo in Turchia è stato convocato per la terza volta dal governo di Ankara per discutere delle due violazioni del suo spazio aereo. Lo ha reso noto il portavoce del ministero degli Esteri di Ankara, Tanju Bilgic, annunciando anche che la Turchia ha proposto alla Russia un incontro a livello militare ad Ankara per concordare meccanismi in grado di evitare futuri incidenti. Mosca ha annunciato che da stamani sono in corso in Russia consultazioni tra gli esperti militari dei due Paesi per la realizzazione di un meccanismo di questo tipo.
DAVUTOGLU, SOLO 2 RAID RUSSI SU 57 HANNO COLPITO IS – Solo due raid russi su 57 effettuati in Siria hanno colpito obiettivi dei jihadisti del sedicente Stato Islamico (Is). Lo ha affermato il premier turco Ahmet Davutoglu, in dichiarazioni trasmesse dalla tv turca. Il primo ministro ha aggiunto che nelle restanti operazioni sono stati colpiti i ribelli «moderati», gli unici a combattere contro l’Is nel nordovest della Siria.
CARTER, STRATEGIA RUSSA SBAGLIATA, NON COLLABORIAMO – Il segretario alla Difesa Usa Ashton Carter smentisce le voci di una presunta collaborazione con Mosca nell’ambito delle operazioni militari anti Is in Siria. «La Russia sta seguendo una strategia sbagliata e continua a colpire obiettivi non Is. È un errore», ha detto il numero uno del Pentagono nel corso della conferenza stampa a Roma con il ministro della Difesa Roberta Pinotti. «Non cooperiamo con la Russia perchè sta continuando a seguire una strategia errata», ha sottolineato Carter. L’unica forma di collaborazione, ha chiarito il segretario alla Difesa statunitense, riguarda il «canale aperto» di comunicazione per garantire la sicurezza dei piloti che prendono parte alla campagna aerea nei cieli della Siria.