«L’opzione militare non può essere scartata, perchè questa gente non capisce nè il dialogo nè la riconciliazione nè un processo veramente democratico». È quanto afferma, a proposito dei raid in Siria, il patriarca cattolico* Ignazio Giuseppe III Younan, intervistato da Radio Vaticana. «Dico questo specialmente ai Paesi occidentali -sottolinea Younan- perchè non si può dialogare con una persona che vuole ucciderti ma bisogna difendersi e bisogna difendere la propria famiglia da un’aberrazione verso la quale l’Occidente mostra indifferenza».
Per il patriarca siro-cattolico, «per salvaguardare i civili in questi raid, gli attacchi aerei si devono coordinare con l’azione dell’esercito siriano sul terreno. Altrimenti, non si potrà arrivare a un esito, perchè loro sono molto furbi, hanno molti finanziamenti e ci sono tanti mercenari che provengono da ogni parte del mondo e che si infiltrano tra i civili».
* Il patriarcato estende la sua giurisdizione su tutti i fedeli cattolici siri ovunque essi abitino. Dall’inizio del XX secolo sede del patriarca è la città di Beirut. Diocesi propria del patriarcato è l’eparchia di Beirut dei Siri, dove si trova la cattedrale patriarcale dell’Annunciazione. Dal patriarcato di Antiochia dei siri dipendono direttamente:
– gli esarcati patriarcali di Gerusalemme, Bàssora e Golfo e Turchia;
– il Sudan e Sud Sudan, territorio non costituito in circoscrizione ecclesiastica; nel 2014 protosincello (ossia vicario generale) è Clément-Joseph Hannouche, eparca del Cairo dei Siri; sono censiti 25 cattolici.
Il patriarca cattolico siro è membro di diritto del Consiglio dei patriarchi cattolici d’Oriente. La procura patriarcale presso la Santa Sede si trova a Roma, nei locali annessi alla chiesa di Santa Maria della Concezione in Campo Marzio.