Le condizioni di sicurezza nella regione euro-mediterranea e le iniziative e misure concrete da mettere in atto per fronteggiare la minaccia terroristica sono state al centro, ieri a Tunisi, della riunione straordinaria dei paesi dell’iniziativa ‘5+5 Difesa’, convocata su iniziativa di Italia e Francia. L’incontro, forum di consultazione sulla cooperazione per la sicurezza e la difesa nel Mediterraneo centrale e occidentale, si è aperto con una riflessione sulla strategia adottata dalla Tunisia per contrastare il terrorismo, all’indomani dell’attentato al museo del Bardo che lo scorso 18 marzo coinvolse numerosi cittadini italiani.
I ministri di Italia, Francia, Spagna, Portogallo e Malta per la parte europea, e di Marocco, Algeria, Libia, Mauritania e Tunisia, hanno illustrato la percezione che ciascun Paese ha dell’attuale livello di difesa e sicurezza regionale, indicando iniziative e risposte concrete per rispondere alle minacce esistenti. Il ministro Roberta Pinotti si è concentrato sulla crisi libica e la necessità di mettere in atto ogni possibile sforzo per agevolare il processo di ricostruzione del paese e ha quindi posto l’attenzione sui traffici illeciti nel Mediterraneo e sulle infiltrazioni terroristiche, con particolare riguardo all’espansione dell’Isis.
Pinotti ha ricordato l’impegno dell’Italia in ambito Onu, Nato e Ue, l’attività svolta con l’operazione nazionale Mare Sicuro, la prossima attivazione dell’operazione Eunavfor Med (a guida italiana) e la partecipazione alle operazioni in Iraq. Il ministro della Difesa tunisino, Farhat Horchani, ha sottolineato come le soluzioni di sicurezza non bastino da sole ad eliminare il terrorismo suggerendo un approccio globale al problema e ribadendo che il dialogo politico rappresenti l’unica soluzione alla crisi libica.