Un tentativo di colpo di Stato in Burkina Faso è stato sventato dal governo militare di transizione che ha rilanciato la notizia con un comunicato letto dalla televisione nazionale. L’attuale esecutivo è a sua volta figlio di un precedente golpe, avvenuto circa un anno fa e che ha portato al potere il capitano Ibrahim Traoré.
In quella occasione era stata rovesciata la giunta golpista guidata dal colonnello Paul-Henri Sandaogo Damiba. Quest’ultimo aveva deposto il presidente democraticamente eletto Roch Marc Christian Kaboré il 24 gennaio 2022.
L’azione è stata condotta dai servizi di intelligence e di sicurezza burkinabè: “Gli agenti e gli altri presunti attori coinvolti in questo tentativo di destabilizzazione sono stati arrestati e altri attivamente ricercati”. Dopo il tentativo di colpo di Stato, migliaia di persone sono scese nelle strade della capitale Ouagadougou per festeggiare e per chiedere sostegno al capitano Traoré, leader della giunta militare.
Nel frattempo sono finiti agli arresti quattro ufficiali per essere interrogati. Sono sospettati di coinvolgimento in una “cospirazione contro la sicurezza dello Stato”, ha detto il procuratore militare Ahmed Ferdinand Sountoura in una dichiarazione.
Non è la prima volta che Traoré, denuncia un tentativo di golpe. Era già accaduto nel dicembre del 2022 con modalità simili e con i sostenitori del capitano riuniti nella capitale Ouagadougou. In quell’occasione aveva affermato di conoscere gli autori ma che all’arresto dei responsabili preferiva il dialogo.
Il Burkina Faso è alle prese con una rivolta armata che dura da otto anni e arriva dal vicino Mali. L’insurrezione ha causato migliaia di vittime. Centinaia di volontari VDP – Volontari per la Difesa della Patria, una milizia civile che sostiene l’esercito nella lotta contro i jihadisti – scarsamente addestrati, sono morti soprattutto in agguati o esplosioni causate da ordigni esplosivi improvvisati piazzati lungo le strade. Circa due milioni di persone sono fuggite dalle loro case e più di un terzo del paese è fuori dal controllo del governo.
Il paese africano ha chiesto alla Francia, sua ex potenza coloniale e alleata, di fornire al VDP armi e munizioni. Il VDP, istituito nel dicembre 2019, comprende volontari civili che ricevono un addestramento militare di due settimane e poi lavorano a fianco dell’esercito, svolgendo in genere compiti di sorveglianza, raccolta di informazioni o scorta.