Attentato in Turchia, il politologo Pipes: opera dell’IS forse con l’aiuto di Ankara


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Dietro il peggiore attentato nella storia della Turchia moderna potrebbe esserci lo Stato islamico. È l’opinione di Daniel Pipes, politologo americano presidente del Middle East Forum, a proposito dell’attacco ad Ankara contro una manifestazione pacifista, costato la vita a 86 persone.

«Sembra essere opera dell’Is – dice Pipes all’Adnkronos – forse con il sostegno del governo turco». Secondo l’analista di orientamento neocon, «il presidente Recep Tayyip Erdogan non intende fermarsi davanti a niente per diventare il dittatore della Turchia».

Obiettivo dei responsabili dell’attentato è quello di «far infuriare i nazionalisti turchi, per fargli sostenere il partito di Erdogan», l’Akp, sostiene Pipes, che è fortemente critico nei confronti della strategia perseguita dall’amministrazione Obama nella regione. E infatti, commentando la decisione del Pentagono di sospendere i programmi di addestramento dei ribelli siriani, il politologo non è sorpreso e commenta lapidario: «Hanno riconosciuto un fallimento evidente».

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