
(Federica Cannas) – Dal 25 al 30 marzo 2025, il Cile ospiterà la 65ª edizione delle riunioni annuali della Banca Interamericana di Sviluppo (BID) e di BID Invest, tra Punta Arenas e Santiago. Questo importante appuntamento riunirà ministri dell’Economia, delle Finanze e governatori delle banche centrali di 48 paesi membri per discutere politiche e strategie di sviluppo per l’America Latina e i Caraibi.
Fondata nel 1959, la BID è l’istituzione finanziaria più importante dell’America Latina e dei Caraibi, nata con l’obiettivo di promuovere progetti di sviluppo economico, sociale e infrastrutturale. I membri della BID includono, oltre ai paesi latinoamericani e caraibici, Stati Uniti, Canada, Giappone, Corea del Sud e diversi paesi europei. Attraverso BID Invest, la banca finanzia progetti del settore privato, con particolare attenzione a infrastrutture e energia sostenibile.
Per il presidente cileno Gabriel Boric, ospitare questo incontro rappresenta un’opportunità per promuovere il ruolo del Cile nella transizione energetica giusta e nella difesa dei diritti umani. Boric intende puntare su un modello che bilanci sviluppo economico e sostenibilità sociale, soprattutto in un contesto in cui la lotta alla crisi climatica è centrale.
Nonostante l’attenzione alla sostenibilità, molte organizzazioni civili esprimono preoccupazione per l’impatto dei progetti finanziati dalla BID. In passato, infatti, ci sono state discussioni riguardo agli effetti negativi di alcuni progetti finanziati da istituzioni internazionali, con particolare riferimento ai danni ambientali e sociali causati da parchi eolici, miniere di litio e rame e megaproggetti infrastrutturali. Tali progetti, spesso realizzati senza un coinvolgimento adeguato delle comunità locali, hanno sollevato critiche per la loro mancanza di trasparenza e per l’assenza di consultazioni pubbliche preventive.
Durante l’evento, diverse reti di resistenza, tra cui il Gruppo di Lavoro sulla BID, organizzeranno incontri per promuovere una transizione energetica equa e sensibilizzare l’opinione pubblica sugli effetti negativi dei finanziamenti. In particolare, si discuterà del controverso progetto di idrogeno verde a Punta Arenas, criticato per la mancanza di consultazione pubblica e il potenziale impatto sulle comunità indigene.
Le comunità locali chiedono trasparenza, protezione dei diritti umani e consultazioni genuine prima di approvare progetti su larga scala. Le organizzazioni civili sollecitano il BID ad adottare un approccio più responsabile, simile a quello della Corporazione Finanziaria Internazionale (braccio privato della Banca Mondiale), che ha recentemente introdotto i Principi di Uscita Responsabile per garantire la prevenzione e la riparazione dei danni ambientali.
L’incontro della BID in Cile rappresenta una sfida e un’opportunità per ripensare il modello di sviluppo della regione. Gabriel Boric, consapevole delle critiche e delle preoccupazioni sociali, vuole che il Cile diventi un esempio di transizione energetica giusta, conciliando crescita economica e rispetto dei diritti umani. Tuttavia, il dialogo con le comunità locali sarà cruciale per evitare che il cambiamento si trasformi in un ulteriore motivo di conflitto sociale.
In questo contesto, il ruolo del governo Boric sarà fondamentale per dimostrare che è possibile guidare il continente verso un futuro sostenibile e giusto, ascoltando le comunità e garantendo la protezione dei diritti umani e ambientali.