Volevano sequestrare un autobus e prenderne in ostaggio i passeggeri. Sarebbe questo il progetto dei due sospetti jihadisti che sono stati uccisi in Belgio dopo l’operazione di polizia a Verviers. Secondo quanto riferito dalle autorità i due erano appena rientrati dalla Siria e si apprestavano a compiere attacchi contro la polizia belga.
I tre sospetti – il terzo è stato arrestato dopo essere rimasto ferito nel corso del raid - intendevano compiere la loro azione indossando uniformi della polizia belga e utilizzando fucili d’assalto kalashnikov, pistole e esplosivi.
Inoltre, secondo quanto riporta il quotidiano ‘Het Laatste Nieuws’, la cellula terrorista intendeva rapire un alto ufficiale di polizia o un magistrato per poi decapitarlo in un video da diffondere su Internet.
Dopo l’operazione il procuratore Eric Van Der Sypt ha riferito che l’allerta è stata innalzata a livello tre, il secondo più alto. Nel frattempo, riferisce il quotidiano belga ‘Joods Actueel’, alcune scuole ebraiche ad Anversa e Bruxelles sono state chiuse dopo essere state indicate come possibili bersagli di attacchi.
Con fonte adnkronos