Il numero delle vittime è imprecisato (decine di persone, forse più di cento), ma in Nigeria si è consumata l’ennesima strage a danno della comunità cristiana. I responsabili del massacro sono anche questa volta gli islamisti di Boko Haram che hanno preso di mira cinque chiese dei villaggi nei dintorni di Chibok, la località del nord est del paese in cui lo scorso aprile sono state rapite 270 ragazze.
La notizia è stata riportata Daily Post e successivamente confermata da numerosi testimoni oculari. Timothy James, un abitante di Shibok, ha detto al telefono che “gli assalitori hanno fatto irruzione nelle chiese con bombe e armi da fuoco”, sparando a caso sulla gente e uccidendo decine di persone, comprese donne e bambini; l’uomo ha precisato che le chiese prese di mira si trovano “a una decina di chilometri dalla città”.
“Non siamo in grado di dire quanti cadaveri ci sono, ma mi hanno detto che gli assalitori hanno dato fuoco ad almeno tre chiese”, ha spiegato un altro testimone secondo cui i militari nigeriani non hanno risposto alla richiesta di aiuto degli abitanti dei villaggi: “Se ne sono andati e si sono nascosti nella foresta”.
