Una delegazione della Corte Penale (Cpi) dell’Aja dovrebbe arrivare alla fine del mese in Israele per un esame preliminare circa possibili crimini di guerra e contro l’umanità commessi nei Territori Occupati. Lo sostiene Haaretz che cita fonti palestinesi secondo le quali la leadership di Ramallah ne è stata già informata.
La visita dovrebbe stabilire se ci sono ragionevoli basi per affermare la presenza di crimini e se questi siano di potestà della Corte. In caso positivo – aggiunge il quotidiano – ad essere esaminati saranno i crimini non solo attributi ad Israele ma anche ai palestinesi.
Tra le varie denunce, bisogna ricordare anche quella avanzata dai soldati israeliani che hanno riconosciuto di aver commesso crimini di guerra durante l’offensiva militare di 51 giorni contro la Striscia di Gaza, verificatisi tra luglio e agosto dello scorso anno.
Secondo un’informativa pubblicata dal giornale israeliano “Maariv”, i soldati israeliani sono consapevoli delle atrocità perpetrate nell’enclave costiero palestinese, in particolare nella città di Rafah ed essi temono l’inizio di investigazioni al riguardo. Come hanno confessato gli stessi soldati israeliani, durante l’offensiva di 51 giorni contro Gaza, sono stati ignorati tutti i valori morali ed i principi bellici.