Mentre l’Europa latita e non dimostra alcun tipo di solidarietà nei confronti dell’Italia, da altre parti del mondo giungono aiuti concreti nei confronti del nostro paese, il più colpito dalla pandemia del corona virus. Dopo Cina, Russia, Cuba, Venezuela è arrivato in Lombardia, come annunciato dal premier Edi Rama, il team di 20 infermieri e 10 medici albanesi mandati per supportare l’Italia, e in particolare gli ospedali di Brescia. E altri 20 medici sono in arrivo anche dalla Somalia, un altro paese che ha forti legami con l’Italia.
“Non siamo privi di memoria”, aveva spiegato Rama alla partenza del team, “non possiamo non dimostrare all’Italia che l’Albania e gli albanesi non abbandonano mai un proprio amico in difficoltà. Oggi siamo tutti italiani, e l’Italia deve vincere e vincerà questa guerra anche per noi, per l’Europa e il mondo intero”.
“È stata una scelta naturale”, ha ribadito in serata il premier Rama. “Tutti noi crediamo che l’Italia e’ casa nostra e vederla combattere una guerra così feroce e poi essere lasciata a sé stessa fa molto male”. “Ricambiare non è la parola giusta perché non potremo mai ricambiare quello che l’Italia e gli italiani hanno fatto per noi in tempi troppo bui”, ha aggiunto, spiegando di aver organizzato questa iniziativa con il visto bravissimo ministro degli Esteri, Luigi Di Maio”. “Gli ho accennato questa iniziativa e lui è stato molto ricettivo”, ha aggiunto.
“L’egoismo non ci appartiene. Dall’Albania una lezione di solidarietà”, ha commentato lo stesso Di Maio, “grazie al presidente Edi Rama. Sono questi i valori fondanti che l’Europa dovrebbe trasmettere a chi è in difficoltà”.