Centinaia di rifugiati siriani fuggiti in Turchia hanno attraversato di nuovo il confine per tornare in Siria, pochi giorni dopo che la frontiera è stata riaperta e i militanti Daesh (ISIS) sono stati estromessi dalla città di frontiera di Tal Abyad dai curdi siriani. Sotto una stretta sorveglianza turca, centinaia di rifugiati – soprattutto donne e bambini – hanno attraversato il confine dalla città turca di Akçakale verso Tal Abyad.
Dopo la ripresa della città siriana, fonti della sicurezza hanno detto all’agenzia di stampa Reuters che la frontiera è stata tenuta chiusa per quattro giorni per motivi di sicurezza, per poi essere riaperta. Più di 23.000 rifugiati in fuga dai combattimenti nel nord della Siria sono entrati in Turchia dall’inizio di questo mese, secondo le autorità turche, citate dall’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati.
Il governo turco non vede di buon occhio la nuova vittoria del YPG in Siria, che arriva mesi dopo la riconquista della contesa Kobane. Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha messo in guardia dalla “creazione di una struttura che minaccia i nostri confini”, mentre il vice primo ministro Bulent Arinc ha accusato i combattenti curdi di “pulizia etnica” nella Siria del nord.