Le alture del Golan sono una parte inscindibile della Siria. E’ quanto afferma il ministero degli Esteri egiziano in risposta alle dichiarazioni del premier israeliano Benjamin Netanyahu che lo scorso 17 aprile ha detto che “il Golan rimarrà per sempre sotto la sovranità di Israele”. Nel comunicato diffuso dal ministero egiziano si legge che le parole del capo del governo israeliano rappresentano “una violazione del diritto internazionale e delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”. Israele conquistò il Golan 49 anni fa, durante la Guerra dei sei giorni del 1967 dopo che l’esercito siriano invase Israele. Nel 1981, durante il mandato del primo ministro Menachem Begin, Israele ha approvato una legge che definisce il Golan come un territorio sotto la sua sovranità.
Il capo del governo israeliano ha confermato di averne discusso col segretario di Stato Usa, John Kerry. “E’ tempo che il mondo riconosca la sovranità permanente di Israele sulle alture”, ha detto Netanyahu in merito al dialogo con Kerry. “Qualunque cosa accada dall’altra parte della frontiera, il confine non cambierà”, ha detto il premier, ribadendo che Israele è una “fonte di stabilità” in un’area “storicamente afflitta da turbolenze”. Le alture del Golan sono una zona particolarmente strategica, il cui controllo permette di monitorare dall’alto l’area circostante. Netanyahu in passato, ricordando che anticamente era abitata dagli ebrei, ha tenuto già due volte negoziati segreti con Damasco per il futuro nella zona, la prima nel 1998 durante il suo primo mandato da premier, e poi nel 2010, dopo essere tornato capo del governo. Secondo gli analisti le dichiarazioni di ieri sottintendono la volontà israeliana di non dare vita a nuovi colloqui, ma mettere la comunità internazionale di fronte ad una situazione ormai assodata.
Negli ultimi anni le forze di sicurezza hanno rafforzato le linee difensive sul monte Hermon e da sempre considerano il gruppo islamico libanese Hezbollah e gli iraniani le principali minacce che potrebbero entrare nel paese dal Golan. Inoltre nell’area le forze di sicurezza di Gerusalemme tengono contatti diretti con quelle russe che operano nella zona per evitare scontri o sovrapposizioni. Va poi considerato che il Golan rappresenta una sorta di “serbatoio idrico” per il Medio Oriente, e il controllo dell’area permette anche di controllare le forniture di acqua, uno dei motivi per cui Israele non potrebbe mai prendere in considerazione l’ipotesi perdere il controllo delle alture.