Il dialogo strategico fra Israele e Francia dovrebbe simboleggiare lo stretto coordinamento fra i due paesi, ma l’ultimo incontro avvenuto a Gerusalemme è servito solo ad evidenziare forti tensioni fra le parti. Lo rivela il sito di Haaretz, secondo il quale «fin dal primo momento è apparso chiaro che sarebbe stato difficile, se non impossibile, ammorbidire il disaccordo fra le parti, specie sulla questione palestinese».
Pomo della discordia dell’incontro, avvenuto la settimana scorsa fra alti funzionari dei due ministeri degli Esteri, è stato l’iniziativa per una risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu sul conflitto israelo-palestinese alla quale sta lavorando la Francia. Gli israeliani, scrive Haaretz, hanno accusato apertamente i francesi di essersi consultati con arabi e palestinesi, ma non con loro. Questi hanno risposto che le cose si trovano ancora ad uno stato preliminare e che Israele sarebbe stato interpellato. Ma «la discussione si è deteriorata in mutue recriminazioni», tramutandosi in quello che un diplomatico israeliano definisce «un dialogo fra sordi».
«Siamo in un momento difficile di questo rapporto – commenta un diplomatico francese – sulla questione palestinese c’è una vera mancanza di accordo. C’è crescente frustrazione in Europa ed è quello che abbiamo cercato di spiegare». Il testo su cui lavora la Francia all’Onu, dovrebbe fissare una data entro la quale concludere negoziati di pace per la formazione di uno stato palestinese lungo le linee del 1967 con scambi di territorio, Gerusalemme capitale dei due Stati e Israele riconosciuto come stato ebraico.