(Al Manar) – L’incubo di espansione salafita irrita gli europei e lo spettro di “jihadisti” e attentatori suicidi arriva sulle loro strade. Sebbene le popolazioni europee conducano una vita ordinaria, i loro servizi di intelligence trascorrono giorni e notti cercando di prevenire il pericolo che viene dall’Oriente, con l’avanzata del Daesh in Iraq e Siria. Tanto più che molti miliziani europei in partenza per la “jihad” sono sotto la bandiera salafita.
Il quotidiano libanese al-Akhbar ha rivelato, in un articolo, il contenuto di una riunione in cui hanno partecipato esperti funzionari europei nella lotta contro il terrorismo. Essi non esitano ad affermare che “è una questione di tempo” che una cellula terroristia dormiente si svegli in tale o altra capitale. Per loro, l’americano Abu Hurayrah, il belga Abu Hamza e i tedeschi Abu Talha e Abu Luqman sono solo un campione di centinaia di terroristi occidentale che hanno aderito al “jihad” in Siria e in Iraq. Costoro hanno messo le bombe pronte ad esplodere nei loro paesi di origine, come gli attentati di Londra e Madrid, di dieci anni fa.
Inoltre, facendo riferimento alla lotta di Hezbollah in Siria, un ufficiale europeo ha approvato la guerra preventiva che sta conducendo. “Se Hezbollah non fosse intervenuto in Siria, il Libano sarebbe stato assediato. E se Hezbollah non avesse preso parte alla battaglia, sarebbe stato costretto a farlo ora”.
Alla domanda circa l’inclusione di Hezbollah nella lista UE delle organizzazioni terroristiche, l’ufficiale dell’intelligence ha risposto: “Hezbollah sta combattendo una guerra contro il terrorismo in nome del mondo, per questo motivo deve essere sostenuta, almeno in questo confronto!”.
Ha aggiunto: “Oggi, possiamo dire che i combattenti di Hezbollah stanno difendendo l’Europa”. Ciò significa che vi è una cooperazione tra questi servizi ed Hezbollah? L’ufficiale ha risposto, sorridendo: “Siamo pronti a collaborare, se necessario”!