Sono state ispirate da persone vicine al presidente palestinese Abu Mazen, nel tentativo di destabilizzare la situazione, alcune esplosioni verificatesi negli ultimi tempi a Gaza. Lo ha affermato un esponente di Hamas, Yiad al-Bozom, in una conferenza stampa tenuta nella sede di Gaza del ministero degli interni. Nel corso di un’inchiesta di Hamas, un uomo di nome Naim Abu Ful ha ammesso – secondo al-Bozom – di aver ricevuto da Ramallah soldi ed istruzioni per la confezione di ordigni e per l’organizzazione di manifestazioni.
In particolare al-Bozom ha accusato l’ex ministro dell’Anp per i culti Mahmud al-Habbash (uno stretto collaboratore di Abu Mazen) e un generale delle forze di sicurezza palestinesi, Sami Nasman, di aver attivato da Ramallah Abu Ful. Quest’ultimo avrebbe fra l’altro cercato di confezionare un’autobomba che doveva esplodere nel rione di Sajaya. Il tentativo fallì per un guasto tecnico. Al-Bozom ha assicurato che la documentazione raccolta potrebbe essere inoltrata al premier del governo di riconciliazione nazionale Rami Hamdallah, se ne facesse richiesta.
Nella conferenza stampa, è stato notato, Hamas non ha invece mosso accuse nei confronti dei salafiti locali, che nelle ultime settimane sono stati al centro di tensioni anche per alcuni lanci di razzi da Gaza verso Israele.