(Stefano Levoni) – E’ durissimo l’attacco che Romina Mura, deputato del PD molto vicino al premier Renzi, rivolge alla Turchia e, in particolare, alla sua ambasciata in Italia. L’accusa è precisa e circostanza: i diplomatici di Ankara non vogliono che nel nostro paese si parli del genocidio armeno e fanno pressioni per impedire la presenza di pubblico e ospiti agli eventi in cui si ricorda la responsabilità dei turchi ottomani nel primo crimine contro l’umanità del secolo scorso.
Mura, in una interrogazione urgente rivolta al ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, ricorda come “il 25 ottobre scorso, a Cagliari, nell’ambito del II Meeting Internazionale delle Politiche del Mediterraneo, organizzato dal Centro Italo Arabo Assadakah, si è svolto un convegno dal titolo: “Verso il Centenario del genocidio armeno: 2015 anno della memoria” al quale hanno partecipato, tra gli altri, l’Ambasciatore della Repubblica Armena in Italia, Sargis Ghazaryan, e il sindaco di Cagliari Massimo Zedda. E proprio il Sindaco, nel corso del convegno, ha rivelato di aver ricevuto una nota riservata dell’Ambasciata turca in Italia che lo invitata a non prendere parte al convegno commemorativo di questo crimine certificato dalla storia, ritenendo la sua presenza non opportuna”.
Un fatto gravissimo, ricorda il deputato italiano, perché le “pressioni della Turchia per via diplomatica non rappresentano un’eccezione in Italia, poichè in precedenza alcuni Prefetti hanno ricevuto note di protesta per il comportamento tenuto dalle autorità turche in occasione di eventi pubblici che commemorano il genocidio del popolo armeno”.
Per questa ragione Romina Mura si è rivolta al Governo chiedendo “se abbia notizia delle iniziative intraprese dall’Ambasciata turca in Italia in occasione degli eventi commemorativi del genocidio del popolo armeno e se non ritenga grave l’ingerenza delle autorità turche, per via diplomatica, negli affari che riguardano la libera espressione di cittadini nella Repubblica Italiana”.
Il deputato, quindi, chiede al ministro degli Esteri di presentare formale protesta nei confronti del governo turco per l’atteggiamento della sua ambasciata in Italia, invitandolo ad assumere iniziative “per impedire che in futuro si possano ripetere i fatti sopra menzionati tesi a nascondere l’esistenza del genocidio del popolo armeno e la responsabilità, certificata dalla storia, dei turchi dell’impero Ottamano nello sterminio degli armeni”.