La questione armena è al centro dell’attenzione del Parlamento Europeo e la richiesta del Centro Italo Arabo Assadakah di indire, con una risoluzione, il 2015 come anno della memoria sarà presa in considerazione da Strasburgo nella prossima legislatura. Lo ha assicurato il segretario generale dell’organismo europeo, Philippe Kamaris, rispondendo alla lettera che Assadakah ha indirizzato nelle scorse settimane al Presidente Schulz. La fine della legislatura e le imminenti elezioni hanno di fatto bloccato l’attività del Parlamento europeo e la prossima sessione si terrà il prossimo luglio.
Il più alto dirigente del Parlamento di Strasburgo ha assicurato che sottoporrà la questione al nuovo presidente e ha ricordato come il tema sollevato dal Centro Italo Arabo non sia estraneo ai lavori effettuati dall’assemblea europea che ha riconosciuto il genocidio armeno con una risoluzione storica il 19 giugno 1987.
“Il Parlamento europeo, – evidenzia Kamaris nella lettera – inoltre, sa bene quanto il peso del passato ha reso difficili le relazioni tra l’Armenia e la Turchia, così, la plenaria auspica una normalizzazione delle relazioni tra i duo i paesi (vedere, ad esempio, la risoluzione del 12 marzo 2014)”.
“Il Centro Italo Arabo – ricorda Raimondo Schiavone, segretario di Assadakah – sta promuovendo in tutto il Paese numerose iniziative a favore dell’Armenia. Iniziative che servono a tenere acceso il fuoco della memoria su questo terribile eccidio. Lavoriamo per non dimenticare un milione e mezzo di armeni trucidati solo perché hanno voluto difendere la loro terra e la loro cultura millenaria dalla prepotenza ottomana. La risposta del Parlamento Europeo ci soddisfa e va nella direzione da noi auspicata”.