Gerusalemme, alta tensione dopo l’uccisione dei ragazzi palestinesi


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Tensione altissima in Israele dopo l’uccisione di due ragazzi palestinesi, uno di soli 12 anni e uno di 18, ad opera dell’esercito israeliano. Nel contesto di misure straordinarie di repressione dell’ondata di violenza, nella notte sono state demolite a Gerusalemme le case di due palestinesi ritenuti responsabili di attentati nel 2014 ed una terza è stata murata.

Un portavoce militare ha precisato che in un rione di Gerusalemme est sono state demolite le case di Muhammad Nayef Javis (che nell’agosto 2014 provocò la morte di un israeliano travolgendolo con una ruspa) e di Abu Jamil Jassan (che nel novembre 2014 partecipò ad una strage in una sinagoga dove cinque persone furono uccise). Entrambi erano stati uccisi a loro volta da agenti sopraggiunti per neutralizzarli.

La casa murata appartiene a Muattaz Hijazi, un palestinese che nel novembre 2014 attentò alla vita di un rabbino esponente di un movimento israeliano di estrema destra attivo nella Spianata delle Moschee. Anche Hijazi fu ucciso allora dalla polizia.

Le demolizioni delle case sono state ordinate dal ministro della difesa Moshe Yaalon nel contesto di misure straordinarie adottate la scorsa notte per far fronte ad una ondata di violenza in Cisgiordania e a Gerusalemme. Fra l’altro sono stati approvati l’invio di rinforzi di polizia a Gerusalemme e l’emissione di arresti amministrativi (preventivi) per elementi giudicati «sovversivi».

«Il Genio militare israeliano continuerà ad agire su ordine del governo, in cooperazione con gli altri organismi di sicurezza, e non esiterà ad adottare tutte le misure legali a sua disposizione per danneggiare i terroristi e gli elementi che li supportano, per impedire loro di effettuare ulteriori attacchi », ha detto l’esercito in un comunicato.

PALESTINESI DENUNCIANO VIOLENZE COLONI –  Una serie di violenze in Cisgiordania e a Gerusalemme est, attribuite a coloni ultrà, sono segnalate da fonti palestinesi. A Hawara (Nablus) un’automobile è stata distrutta da un incendio doloso. Ad al-Khader (Betlemme) gravi danni sono stati procurati ad una piantagione palestinese; nelle vicinanze sono state trovate bottiglie incendiarie pronte per l’uso. Sassate a veicoli palestinesi sono state lanciate nel centro di Gerusalemme. Un passante arabo ha necessitato cure mediche dopo essere stato assalito da un gruppo di ebrei e percosso. Le fonti aggiungono che in diversi villaggi cisgiordani gli abitanti hanno organizzato ronde notturne per proteggersi da raid di coloni.

DESTRA MANIFESTA PRESSO CASA NETANYAHU – Migliaia di attivisti della destra israeliana si sono raccolti la scorsa notte a Gerusalemme presso la residenza di Benyamin Netanyahu per invocare che «metta fine al terrorismo palestinese». Sul palco degli oratori c’erano anche tre ministri del Likud: Yariv Levin, Haim Katz e Zeev Elkin. «La nostra richiesta al governo – ha detto Yossi Dagan, un dirigente del movimento dei coloni – è che dia la caccia ai nemici di Israele e li calpesti. Non bastano le operazioni mirate, occorre colpire i fomentatori delle violenze». Dagan ha messo a tacere quanti, nel pubblico, gridavano «Morte agli arabi». «Noi siamo per la vita, per la costruzione. La nostra risposta al terrorismo – ha concluso – deve essere la costruzione di nuovi insediamenti in Cisgiordania».

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