Il gran muftì d’Egitto, Shuki Allam, ha annunciato il suo appoggio e apprezzamento per l’iniziativa dello sceicco dell’università islamica di Al Azhar, Ahmed al Tayyeb, che si è recato in visita in Vaticano per incontrare Papa Francesco. In una nota il muftì ha affermato che “questa visita arriva in un momento molto importante perché è necessario il riavvicinamento e la collaborazione tra tutti per la pace e la tolleranza in tutto il mondo”. Il muftì ha anche lodato l’iniziativa di Al Tayeb per “proseguire nel dialogo tra Al Azhar e il Vaticano firmando un accordo per la diffusione della cultura del dialogo e della tolleranza”.
Papa Francesco ha incontrato in Vaticano lo sceicco di Al Azhar a cinque anni dalla sospensione dei rapporti fra Santa Sede e la prestigiosa Università islamica sunnita. Secondo quanto riferito dai media vaticani, l’incontro è durato circa 25 minuti ed è stato preceduto da un lungo abbraccio tra i due leader religiosi, segnale che è stato interpretato come un cambio di passo dei rapporti tra le due istituzioni. In precedenza i rapporti fra Vaticano e le autorità di Al Azhar sono stati segnati da tensione e fraintendimenti. Nel 2006, Benedetto XVI aveva pronunciato il discorso all’Università di Regensburg in cui suggeriva all’Islam di rivedere il suo rapporto con la violenza, definita “irrazionale” e quindi non degna di Dio e di una posizione religiosa. L’istituzione islamica si era accodata al coro di una parte del mondo islamico, ritenutosi offeso per la presunta equazione fra Islam e violenza.
Un altro incidente è stato provocato nel 2011, in cui in seguito all’attacco ad alcune chiese cristiane ad Alessandria, Benedetto XVI domandò più protezione per i cristiani e maggior pace per l’Egitto. Al Azhar accusò il pontefice di intromettersi negli affari interni di un altro paese. Il Vaticano ha tentato in questi anni di recuperare i rapporti con Al Azhar. Nel 2014 un emissario del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso ha visitato Al Azhar, ma non ha potuto incontrare Al Tayeb, che si era sottoposto a un’operazione al cuore.
Nel novembre 2015 un rappresentante del Pontificio consiglio è tornato al Cairo portando con sé l’invito per un incontro con papa Francesco, il leader religioso musulmano si era limitato a ricevere la lettera senza conferire con il delegato. Un segnale di cambiamento è avvenuto nel marzo scorso, quando l’imam di Al Azhar ha pronunciato un discorso al Bundestag di Berlino nel quale aveva annunciato di voler incontrare il prima possibile il pontefice. Il mutamento delle relazioni tra Vaticano e aA Azhar sarebbero state particolarmente influenzate dall’incontro tra il presidente Abdel Fatah al Sisi e Papa Francesco avvenuto nel novembre 2014.