Due militanti del partito neo nazista greco Alba Dorata sono stati condannati da un tribunale ateniese all’ergastolo per la morte di un ragazzo pachistano, accoltellato per strada nel gennaio del 2013. Il tribunale non ha tuttavia riconosciuto il movente razzista dell’omicidio, come aveva chiesto l’accusa.
I due – Dionysis Liakopoulos, un vigile del fuoco di 25 anni, e Christos Steriopoulos, un impiegato di 29 – sono stati riconosciuti colpevoli di aver colpito a morte con un pugnale Shehzad Luqman, 27 anni, che lavorava come facchino, al termine di una banale lite per un incidente del traffico. Il processo era cominciato il 17 dicembre dell’anno scorso. Il fatto di sangue era avvenuto nel quartiere ateniese di Petralona nel gennaio precedente e sin dall’inizio gli inquirenti sospettavano che i due uomini fossero iscritti o quanto meno simpatizzanti di Alba Dorata anche se essi durante il processo lo hanno sempre negato. I due condannati – che erano stati identificati da diversi testimoni presenti sul luogo del delitto – viaggiavano su una moto e sostenevano che il diverbio con la vittima era cominciato dopo che l’immigrato, a bordo di una bicicletta, aveva tagliato loro la strada.