A più di trent’anni dalla fondazione il Partito di Dio costituisce un organismo politico-militare sul quale molto è stato detto e scritto, spesso a sproposito, definendolo di volta in volta movimento integralista, gruppo terroristico sciita, creatura dell’Iran rivoluzionario al servizio della Siria. Dotato di una struttura tentacolare che ne ha fatto un’organizzazione attiva in campo sociale, culturale, assistenziale e militare, fin dalle origini oppositore determinato dell’imperialismo e già protagonista della liberazione del Libano da Israele, Hezbollah è conosciuto come la Resistenza islamica.
Per comprende la complessa storia di questa organizzazione, Stefano Fabei e Fabio Polese hanno scritto un bel saggio, edito da Mursia, dal titolo: “I guerrieri di Dio” con un sottotitolo (“Hezbollah: dalle origini al conflitto in Siria” ) che dice molto delle intenzioni degli autori di raccontare una delle realtà più controverse e, al contempo, più affascinanti del mondo politico islamico.
Il volume parte dal contesto libanese e mediorientale, in cui il Partito di Dio è nato e cresciuto, accompagnando il lettore nella conoscenza degli uomini, delle idee, delle azioni politiche e delle campagne militari di un soggetto che ha fatto del pragmatismo e della segretezza uno dei punti di forza.
“In occidente – sottolinea il reporter Fabio Polese – è considerato per molti un’organizzazione terroristica. In realtà, come stiamo vedendo, Hezbollah sta combattendo il fondamentalismo islamico e i gruppi jihadisti sia in Siria sia all’interno del proprio territorio ad alto rischio destabilizzazione grazie a diversi gruppi salafiti presenti. In Siria, ufficialmente, lo fa dall’aprile del 2013 con la battaglia di Qusayr e di fatto – conclude Polese – cambia le sorti della guerra in favore del presidente Assad”.
Un volume da leggere e rileggere per avere una chiave di lettura non convenzionale sulle drammatiche vicende della guerra in Siria e su tutte le più importanti questioni ancora aperte nella regione.
GLI AUTORI
Stefano Fabei, classe 1960, è autore di molti saggi tra cui: Il fascio, la svastica e la mezzaluna (2002), I neri e i rossi (2011), Il generale delle Camicie Nere (2013), «Tagliamento» la legione delle Camicie Nere in Russia (1941-1943), Storia del Marocco moderno (2014), La Grande Guerra e la rivoluzione proletaria (2015).
Fabio Polese, classe 1984, è giornalista e fotoreporter. Ha realizzato reportage in diverse zone calde del mondo. Ha pubblicato: Le voci del silenzio. Storie di italiani detenuti all’estero (2012) e Strade di Belfast. Tra muri che parlano e sogni di libertà (2015).
Pagine 394 – Euro 21,00