Intelligence: dopo i raid in Siria, la Gran Bretagna è il prossimo target dell’IS


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Sale l’allerta in Gran Bretagna. L’intelligence mette in guardia su possibili attacchi dopo i primi raid inglesi contro l’Isis. Non è chiaro quanto gli attacchi possano essere imminenti, ma l’intelligence europea e americana avrebbe raccolto informazioni sulla possibilità concreta di eventuali atti terroristici. Militanti dell’Isis in Siria e in Iraq sarebbero infatti stati esortati a tornare in Gran Bretagna per compiere attacchi.

Le informazioni dell’intelligence si aggiungono ai messaggi circolati online, con lo slogan più ripetuto «Londra dopo Parigi». I primi attacchi inglesi contro l’Isis in Siria sono iniziati nelle ultime ore. Il primo bilancio è di sei obiettivi colpiti nell’est siriano al confine con l’Iraq, dove si trova il campo petrolifero di Omar, che secondo le autorità inglesi fornisce il 10% dei profitti che l’Isis ricava dal petrolio. Gli Stati Uniti plaudono al via libera dei raid inglesi.

«L’Isis è una minaccia globale che deve essere sconfitta con una risposta globale» afferma il presidente americano Barack Obama. Gli fa il presidente francese Francois Hollande, secondo il quale i raid sono una «nuova risposta all’appello alla solidarietà degli europei» dopo gli attacchi di Parigi. La Russia pur rinnovando l’invito a una «coalizione unica» contro il terrorismo in Siria, dà il suo «benvenuto a qualsiasi azione volta alla lotta contro il terrorismo, a combattere l’Isis».

I raid inglesi però espongono la Gran Bretagna a una crescente minaccia di attentati. Molti inglesi hanno lasciato il paese per andare a combattere a fianco dell’Isis e ora sono incoraggiati a tornare in Inghilterra per compiere attacchi stile Parigi.«Non prendetevela con l’Islam quando vi colpiremo», è uno dei messaggi lanciati online.

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