L’esercito iracheno e le forze paramilitari sciite hanno liberato la maggior parte di Tikrit, nell’Iraq settentrionale, dai jihadisti dello Stato Islamico (Is) che la controllavano dallo scorso giugno. Lo rende noto il ministro degli Interni dell’Iraq, Mohammed al-Ghabban, spiegando che le forze della sicurezza stanno ora combattendo per liberare l’ultimo quartiere in mano all’Is, quello settentrionale di Qadissiyah.
«La maggior parte di Tikrit è stata liberata», ha detto Ghabban. Le forze irachene e le tribù locali sono riuscite a riconquistare alcune zone a sud ovest di Kirkuk. Ieri il primo ministro iracheno Haider al-Abadi aveva annunciato l’arrivo delle forze irachene governative nel centro della città.
«Nelle prossime ore annunceremo la buona notizia della piena liberazione di Tikrit», ha aggiunto, affermando che «restano alcune aree di resistenza» nella città che si trova a 180 km a nord della capitale in una posizione strategica tra Baghdad e Mosul, dove lo scorso giugno è iniziata l’avanzata dei miliziani dell’Is.
La città di Saddam è uno snodo strategico, che consente di rilanciare la controffensiva verso nord, dove a combattere sono soprattutto i Peshmerga curdi, assistiti dagli aerei della coalizione internazionale. Da Sud, è l’esercito regolare ad avanzare, dopo essersi liquefatto alla prima offensiva dell’Isis. Sul campo ci sono anche gruppi di combattenti iraniani, a sostegno delle tribù sciite settentrionali e orientali.
Dopo l’annuncio della liberazione dall’Isis, Tikrit è stata anche visitata dal premier iracheno giunto per issare la bandiera irachena sull’edificio che ospita gli uffici dell’amministrazione locale.