Le forze antiterrorismo dell’esercito iracheno hanno preso il controllo oggi di un nuovo quartiere della località di Shuhada, a sud di Fallujah. Lo ha annunciato oggi l’ufficio stampa dell’esercito, aggiungendo che “il piano di sicurezza” per la liberazione di Fallujah sta procedendo secondo le previsioni. “Gli artificieri continuano nel loro lavoro di sminamento delle strade”, aveva detto ieri il comandante delle operazioni di Fallujah, generale Abdul Wahab al Saadi.
Lunedì 6 giugno l’esercito ha liberato una centrale a gas sempre nella località di Shuhada: secondo i media iracheni, le forze irachene avrebbero ora il controllo di tutta la parte meridionale di Fallujah. L’esercito è stato appoggiato nell’operazione militare dalle forze di polizia, dalle milizie sciite e dai raid aerei della Coalizione internazionale contro il terrorismo a guida Usa. L’offensiva delle forze irachene su Fallujah, città che dista solo 60 chilometri da Baghdad, è iniziata lo scorso 23 maggio. Fallujah è stata la prima città a cadere nelle mani dello Stato islamico nei primi mesi del 2014. Si stima che nel centro della città vi siano ancora circa 50.000 civili, che di fatto sono ostaggi degli jihadisti.
Secondo una una ong umanitaria, il Consiglio norvegese dei rifugiati (Nrc), citata dalla Bbc, diverse persone sono state uccise dagli jihadisti mentre cercavano di attraversare l’Eufrate. Shakir Al-Essawi, capo regionale dell’Nrc, ha raccontato che i civili “cercano di attraversare il fiume nascosti in frigoriferi, armadi e botti”. “I nostri peggiori timori sono stati tragicamente confermati e i civili vengono colpiti mentre cercano di fuggire per mettersi in salvo – aggiunge Nasr Muflahi, direttore di Nrc in Iraq, secondo cui “si tratta di uomini, donne e bambini innocenti che si sono lasciati tutto alle spalle e cercano solo di salvarsi la vita”.
