Primi problemi per il premier Benyamin Netanyahu incaricato dal presidente Reuven Rivlin di formare il nuovo governo israeliano. Moshè Kahlon, leader del partito di centrodestra ‘Kulanu’ – in predicato di far parte della coalizione – ha fatto cancellare gli incontri previsti con il Likud, il partito di Netanyahu per il prossimo esecutivo. Motivo dell’irritazione – secondo i media – il fatto che il Likud abbia promesso di dare la presidenza della Commissione Finanze al partiti religioso ‘Torah Unità.
ARTISTI NEL MIRINO – Terminata la campagna elettorale, i toni nel paese rimangono sempre molto alti. Alcuni artisti israeliani sono stati aggrediti di recente per le loro posizioni politiche. Il paroliere Yehonatan Geffen, è stato aggredito fisicamente, subendo il lancio di uova, per aver espresso critiche contro il primo ministro. Il musicista Assaf Avidan ha ricevuto delle minacce per un’intervista rilasciata a Le Monde in cui si definiva “un musicista da Israele” e non “musicista israeliano”. La cantante israeliana Noa è stata invece assalita verbalmente all’aeroporto di Tel Aviv per essersi mostrata troppo pacifista e aperta verso i vicini palestinesi.
STOP A NUOVI INSEDIAMENTI – Intanto Israele avrebbe deciso di sospendere la costruzione di circa 1500 case ad Har Homa un sobborgo ebraico di Gerusalemme est oltre la Linea Verde del 1967. Lo riferisce il sito Ynet secondo il quale la sospensione “non e’ dovuta né a motivi di pianificazione né professionali”. Il sito ha anche citato il ministero dell’ Edilizia e il Comune di Gerusalemme che hanno confermato che due riunioni di programmazione sull’avanzamento dei lavori di costruzione sono state “cancellate”.