La caduta di Ramadi segna il fallimento di Obama nella lotta all’IS


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La caduta di Ramadi mette in crisi la strategia degli Stati Uniti contro lo Stato Islamico e potrebbe segnarne la sua fine. La Casa Bianca ha reso noto che il presidente Barack Obama ha discusso degli ultimi sviluppi in un incontro con il National Security Council, sottolineando comunque che non è in corso una revisione formale della strategia che negli ultimi mesi si era concentrata sugli sforzi per rimettere in piedi le forze di sicurezza irachene puntando sulla riconquista di Mosul entro la fine dell’anno.

Il fatto è che la precipitosa ritirata delle forze irachene dal capoluogo della provincia di Anbar ha spiazzato l’amministrazione che continuava a sostenere che si stavano facendo progressi verso l’obiettivo finale. E, anche se si ribadisce che la strategia, e il sostegno al governo di Haider al Abai, rimane confermata, fonti del Pentagono ammettono che «questo non significa che non si possano trovare dei modi migliori per attuarla».

Anche alla luce delle critiche di chi, in queste ore, sta evidenziando la catena di errori che ha portato ancora una volta – sottolineano i vertici militari americani – le forze irachene a lasciare precipitosamente il terreno. Su questo fronte c’è chi sottolinea, come Ahmed Ali, ricercatore dell’Education for Peace in Iraq Center, che le truppe governative a Ramadi non erano adeguatamente armate: «c’era stato un ritardo nella fornitura di munizioni che aveva minato il morale delle truppe».

Ma c’è anche chi accusa il premier sciita di non aver dato abbastanza sostegno alle tribù sunnite della provincia: lo sceicco Abalrazzaq al Sulayman, leader della tribù Dulaim di Anbar, in visita a Washington, ha avvisato del rischio di «una reazione negativa» da parte dai sunniti se, come ha chiesto il premier, arriveranno nell’area milizie sciite per riconquistare Ramadi. Insomma, c’è ne abbastanza perché i repubblicani puntino il dito contro il fallimento della politica di Obama che, ha detto lo Speaker della Camera, John Boehner, «non sta prendendo seriamente la minaccia seriamente come dovrebbe» limitandosi a dire che la caduta una città importante come Ramadi, a 70 miglia da Baghdad, è «solo una temporanea battuta d’arresto».

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