Questa è la mappa aggiornata della guerra in corso in Siria. Il governo di Damasco, esclusi i territori spopolati e desertici, controlla circa un terzo del paese, consolidando la sua presenza nell’area della capitale, ai confini con il Libano e nella costa, lo sbocco nel Mar Mediterraneo ritenuto strategico da tutte le parti in campo.
L’Esercito Siriano Libero insieme ad altre fazioni e ai terroristi di Al Nusra (braccio siriano di Al Qaeda) – considerati alleati dei governi occidentali, definendoli “ribelli”- , controllano la parte occidentale, tra il nord Hama e la città di Aleppo.
La seconda città della Siria è fortemente contesa dalle forze in campo: si rafforzano i cosiddetti “ribelli” – dove predominano comunque le frange estremiste e di matrice jihadista – e si avvicina lo Stato Islamico. Da questa città stanno scappando molti dei rifugiati che in queste settimane stanno percorrendo la rotta dai Balcani, che dalla Siria conduce al cuore dall’Europa.
La presenza dell’IS è a macchia di leopardo e appare più debole di qualche mese fa: oltre l’autoproclamata capitale Raqqa, i jihadisti controllano una parte dei confini con la Turchia e dell’Iraq.
Rilevante la presenza curda, con la zona del Rojava che ora si estende quasi interamente lungo il confino con la Turchia. Un rafforzamento di posizioni che preoccupa il governo di Ankara che vuole impedire a tutti i costi la nascita di uno stato autonomo curdo tra Siria, Iraq e Turchia.
L’esercito governativo controlla in definitiva i capoluoghi di Daara, Sweida, Damasco, Tartus, Latakia, Homs, Hama e Deir Ezzor mentre Idblib è in mano ai ribelli di Al-Nusra e Raqqa è in mano all’ISIS. Aleppo ed Hasaka sono città contese.
Fonte: http://www.almasdarnews.com/article/complete-battle-map-of-syria-september-8th-update/#prettyPhoto