La nuova leadership politica femminile in America latina


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(Federica Cannas) – Il Sudamerica sta attraversando una fase politica di trasformazione significativa, guidata da una generazione di giovani e influenti donne, che stanno ridefinendo il panorama politico con la loro determinazione, passione e impegno per il cambiamento sociale.

Maria Fernanda Carrascal Rojas

In Colombia una delle figure politiche più importanti è Maria Fernanda Carrascal Rojas, deputata poco più che trentenne del parlamento colombiano.

È diventata molto nota nella sfera politica colombiana, grazie anche ad una perfetta strategia di comunicazione attraverso i social, con la quale ha promosso diverse ed efficaci campagne politiche.

Ha cominciato, fin dai tempi della scuola, a difendere gli ideali in cui credeva, ossia tutela della vita, dei diritti umani e delle libertà fondamentali.

Mafe, come lei stessa preferisce essere chiamata, ha compreso ben presto quanto fosse importante richiamare l’attenzione sulle ingiustizie di uno dei Paesi più diseguali del mondo.

Aderente al partito politico di ideologia progressista e socialdemocratica, Colombia Humana, nel 2022 è stata eletta alla Camera, per la circoscrizione di Bogotá, nella coalizione del presidente Gustavo Petro, Pacto Historico, con 816.000 preferenze.

È Componente della Comisión Septíma Constitucional, commissione permanente che tratta tematiche correlate ai contratti di lavoro dei dipendenti pubblici e dei lavoratori privati, al regime retributivo e previdenziale dei dipendenti pubblici, alle organizzazioni sindacali, alla previdenza sociale, ai fondi previdenziali, alle organizzazioni ricreative, sportive, sanitarie e comunitarie, all’economia solidale, alle politiche di sostegno alle donne e alla famiglia.

La riforma del lavoro è oggi uno dei temi di discussione più importanti a livello nazionale.

Mafe Carascal è una delle promotrici dell’iniziativa legislativa guidata dal Ministro del Lavoro.

I punti cardine di una riforma che tenta di ampliare i diritti lavorativi dei colombiani sono: stabilità dell’impiego, istituzione di turni diurni e notturni, pagamento dei giorni festivi, aumento del congedo di paternità e uguaglianza salariale di genere

Al centro della riforma vi è la riduzione dell’orario di lavoro settimanale da 48 a 42 ore, la giornata lavorativa di otto ore e il giorno di riposo ogni sette giorni.

La deputata Carrascal ha chiarito che non si tratta di un regalo per i lavoratori, bensì di un modo per aumentare la retribuzione e compensare il tempo trascorso in viaggio, non compreso nella giornata lavorativa quotidiana. I lavoratori di città come Bogotá usufruiscono, infatti, di un sistema di trasporto costoso e precario.

La riforma proposta dal governo, che affronta temi di grande attualità, ma che, purtroppo, incontra anche l’opposizione di settori liberali e conservatori del congresso sostenuti da organizzazioni datoriali, è stata approvata alla Camera dei rappresentanti e proseguirà il suo difficile iter in Senato.

Camila Vallejo

In Cile, è Camila Vallejo la figura di spicco del panorama politico.

36 anni, ex leader della Federazione degli Studenti dell’Università del Cile, promotrice delle proteste del 2011, che chiedevano istruzione gratuita per tutti, nel 2014 è stata eletta alla Camera dei Deputati nelle file del Partito Conunista.

In qualità di leader del movimento studentesco, ha sempre lottato per un Cile in cui le disuguaglianze potessero diventare meno profonde e la redistribuzione della ricchezza non fosse tra le peggiori del mondo. Ha difeso il diritto dei Cileni a non indebitarsi per studiare, ad accedere ad un’educazione di qualità, liberi dall’oppressione di una serie di problemi che il modello neoliberista ha scaricato loro addosso.

Come parlamentare ha proseguito lungo il percorso di difesa di un’istruzione pubblica gratuita e di qualità, capace di trasformare la società e di formare professionisti in grado di costruire la democrazia.

Grazie anche ad un utilizzo strategicamente efficace dei social, a sostegno del suo attivismo, Camila, con il suo carisma, è riuscita a diventare, in breve tempo, un simbolo di cambiamento e fonte di ispirazione per i giovani cileni, capace come pochi di stimolare una forte partecipazione elettorale in questa fascia della popolazione.

Dal 2022 è Ministra Segretaria Generale del Governo del Presidente Boric e gestisce la comunicazione del governo, rappresentando l’anello di congiunzione tra quest’ultimo e la popolazione cilena. Camila Vallejo è legata al presidente Boric da una lunga storia di militanza politica. Insieme hanno partecipato alle proteste studentesche del 2011 e insieme stanno dando una forte connotazione riformista all’azione di governo.

Da sempre in difesa dell’uguaglianza di genere, ha promosso la parità salariale tra uomo e donna e, da parlamentare, ha sostenuto fortemente i diritti delle donne.

Camila Vallejo ha sempre chiesto a gran voce giustizia per gli anni della dittatura militare di Pinochet, invitando a non giustificarne gli orrori e la sua pratica di sterminio, condizioni imprescindibili per una riconciliazione con il passato, anche attraverso piani di aiuti per le vittime.

Al centro del suo messaggio e della sua azione politica è sempre stata la parola “dignità”.

Consapevole che il rispetto dell’essere umano e delle sue necessità fondamentali sia centrale in una società democratica, ritiene che ogni persona debba ricevere ciò di cui ha bisogno e debba dare il proprio apporto per quanto le è possibile dare, tenuto conto che una vita degna di essere vissuta è quella che garantisce la realizzazione personale e nella società.

Tabata Amaral

In Brasile, a fare la differenza nello scenario politico è ancora una volta una giovane donna, Tabata Amaral. 31 anni, è stata eletta deputato nel 2018 con il Partito Socialista Brasiliano.

Nata in una favela di San Paolo, fin da bambina si è distinta per la notevole predisposizione allo studio. Con la sua capacità ed il suo impegno è riuscita a vincere una borsa di studio per l’Università di Harvard, dove si è laureata in Scienze Politiche e Astrofisica.

Dopo la laurea, ha deciso di ritornare nel suo Paese per impegnarsi a cambiarlo dall’interno.

Durante la campagna elettorale per le elezioni del 2018, è riuscita a veicolare, soprattutto tra i giovani, il suo messaggio sull’importanza dell’istruzione, quale occasione di riscatto sociale, raccogliendo quasi 265.000 preferenze e risultando la seconda donna più votata.

Tabata Amal è anche una delle figure più importanti di una scuola di formazione politica del Brasile, RenovaBr. Si tratta di una scuola multipartitica e senza scopo di lucro che ha l’obiettivo di formare e far crescere una leadership politica e pubblica per un Brasile più giusto e meno diseguale e per una democrazia più partecipativa e informata. Il cuore dell’attività della scuola è l’insegnamento di tutto ciò che i leader dovrebbero sapere: conoscenza qualificata della realtà del paese, basata su dati ed evidenze, trasparenza, pluralità, rappresentatività e rispetto dei valori democratici.

Ofelia Fernández

In Argentina, Ofelia Fernández, a soli 19 anni, è diventata la più giovane parlamentare dell’America latina.

Nata a Buenos Aires, è riuscita a conquistare un posto nel parlamento argentino alle ultime elezioni legislative del 2019, quando è stata eletta con il partito peronista di sinistra Frente de Todos.

È stata la militanza all’interno del movimento pro-aborto che ha percorso l’Argentina negli ultimi anni, Onda Verde, a convincerla definitivamente ad entrare in politica. Quel periodo di intenso e appassionato attivismo ha acceso in lei la voglia di provare a divenire responsabile diretta del cambiamento.

Lei stessa ha spiegato i motivi che l’hanno spinta ad entrare in politica: “non volevo essere responsabile dei cambiamenti che non avvenivano. Del loro continuare a ritardare le azioni che i giovani chiedono sull’ambiente, sul femminismo”.

Ofelia Fernández è una convinta sostenitrice dei diritti delle donne e della comunità LGBTQ+ e ha lavorato instancabilmente per promuovere politiche educative inclusive e progressiste.

In comune con le sue colleghe colombiana, cilena e brasiliana, ha la capacità di far divenire le sue battaglie virali grazie ai social, orientando l’attenzione politica, in particolar modo, verso la protezione dell’ambiente e dei diritti delle minoranze.

Tutte queste giovani donne hanno dato vita, in America Latina, ad una generazione di leader progressiste, sfidando le tradizionali norme di genere e potere, con una combinazione di passione, impegno e un sostegno popolare forte e solido.

La loro presenza nei parlamenti nazionali è un segnale di speranza per un futuro più equo e inclusivo.

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