L’Iran sarà presente ai colloqui di New York “per evitare che la Siria cada in mano dei terroristi”


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Malgrado l’Iran ritenga che non si siano svolti i «preparativi necessari» per una nuova sessione di colloqui internazionali sulla Siria, parteciperà al round previsto a New York «per evitare che alcuni gruppi terroristici che hanno le mani sporche di sangue a causa dei massacri di siriani indifesi abbiano posto nel futuro del Paese».

Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, parlando con i giornalisti al suo arrivo negli Usa in merito alla nuova riunione sulla crisi siriana. Zarif, citato dall’agenzia di stampa ufficiale Irna, riferendosi alla fase di transizione e alla possibile uscita di scena del presidente Bashar al-Assad, ha ribadito che spetta ai siriani «decidere il loro destino», liberi da «influenze straniere».

Il capo della diplomazia di Teheran ha quindi annunciato che a New York ha in programma dei bilaterali con gli omologhi di Germania e Cina. Possibile anche un incontro con il segretario di Stato, Jon Kerry, sull’attuazione dell’accordo sul programma nucleare della Repubblica islamica.

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