Gli Stati Uniti e le maggiori potenze mondiali, riunite a Losanna, hanno raggiunto l’accordo con l’Iran sul programma nucleare. L’intesa quadro, raggiunta dopo un periodo negoziale di 18 mesi e un rush finale di trattative durato otto giorni, stabilisce la tabella di marcia verso il documento finale, che sarà firmato il 30 di giugno. Il ministro degli Esteri iraniano Mohammed Javad Zarif si aspetta comunque che l’accordo definitivo sul programma nucleare di Teheran sia anticipato: «Le soluzioni definite nel comunicato di Losanna serviranno come piattaforma sulla base della quale, se Dio vuole, la questione sarà finalizzata a maggio».
Per Zarif l’intesa raggiunta a Losanna è una «soluzione ‘win-win’», ossia «vantaggiosa per tutte le parti», un accordo che mostra «come il nostro programma sia esclusivamente pacifico», ha detto citato dall’Irna, e non ostacola l’obiettivo iraniano di una energia atomica per scopi civili. «Continueremo nell’attività di arricchimento», ha spiegato, cosi come «nella ricerca e sviluppo» della tecnologia connessa, mentre il reattore di Arak sarà «modernizzato». «Abbiamo fatto un grande passo ma siamo ancora in qualche modo lontani da dove vogliamo essere», ha però aggiunto Zarif, auspicando che un accordo finale possa aprire la strada ad una maggiore fiducia tra gli Usa e l’Iran. Al suo arrivo a Teheran, Zarif è stato accolto da una folla di persone che esultavano per il risultato dei colloqui di Losanna.
IL DOCUMENTO – Con il documento sono state quindi stabilite le soluzioni chiave per un accordo a 360 gradi, che garantirà la natura esclusivamente pacifica del programma nucleare iraniano. Il documento stabilisce che non ci siano altre strutture di arricchimento dell’uranio oltre a Natanz (si parla di 5.000 centrifughe) e una joint venture internazionale per le strutture di reattori di acqua pesante. L’impianto-bunker di Fordow sarà convertito in un sito per la ricerca scientifica e non ci sarà all’interno più materiale fissile. Il reattore ad acqua pesante di Arak sarà modificato e il plutonio prodotto sarà trasferito all’estero.
Uno dei punti centrali è proprio la riduzione a due terzi del numero delle centrifughe: dalle attuali circa 19mila a 6.104, installate secondo i futuri accordi; l’uranio non sarà arricchito a oltre il 3,67 per cento nei prossimi 15 anni; l’attuale quantità di circa 10mila chilogrammi di uranio a basso arricchimento sarà ridotta a 300 chilogrammi di uranio a basso arricchimento al 3,67% per 15 anni.
Tutte le centrifughe e le strutture per l’arricchimento in eccesso saranno conservate sotto monitaraggio Aiea e usate solo in sostituzione di altre, mentre non saranno costruite nuove strutture per arricchimento per 15 anni. Il tempo di cui Teheran avrebbe bisogno oggi per ottenere materiale fissile per costruire un’arma nucleare oggi è di 2-3 mesi, ma con le nuove condizioni sarà esteso ad almeno un anno per un periodo di almeno dieci anni.
ISPEZIONI – L’Aiea avrà regolare accesso a tutte le strutture nucleari iraniane, tra cui Natanz e Fordo, anche sull’uso delle tecnologie; gli ispettori avranno accesso alla catena di rifornimento del programma nucleare, monitorando strettamente materiali e componenti, così come le loro origini. Tutte le centrifughe e le infrastrutture per l’arricchimento saranno rimosse da Fordo e Natanz, per essere poste sotto controllo dell’Aiea. Teheran ha concordato di applicare l’Additional Protocol dell’Aiea, che dà maggior accesso sia alle strutture dichiarate sia a quelle non dichiarate. Dovrà inoltre permettere l’accesso ai siti sospetti e notificare eventuale costruzione di nuove strutture.
SANZIONI – Altro punto riguarda le sanzioni: se sarà verificato che gli accordi saranno rispettati, verranno sollevate. Le sanzioni Usa e Ue legate al nucleare saranno sospese dopo che l’Aiea avrà verificato. Se in qualsiasi momento l’Iran non avrà rispettato i suoi impegni, saranno ripristinate. Tutte le precedenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza Onu saranno revocate simultaneamente a fronte del rispetti delle intese chiave (arricchimento, Fordo, Arak, Pmd, trasparenza). È prevista una nuova risoluzione Onu in proposito, in modo che eventuali dispute sul rispetto dei diventi punti siano risolte. Se questo sarà impossibile, le precedenti sanzioni saranno riattivate. Restano in vigore le sanzioni all’Iran legate a terrorismo, abusi sui diritti umani, missili balistici.
ZARIF, INTESA UTILE PER TUTTI,NON FERMA NUCLEARE CIVILE – L’intesa raggiunta a Losanna è una ‘«soluzione ‘win-win’», ossia «vantaggiosa per tutte le parti». Così il ministro iranino Javad Zarif ha presentato l’intesa preliminare conclusa dopo un periodo negoziale di 18 mesi e un rush finale di trattative durato otto giorni. Un accordo, ha detto, che mostra «come il nostro programma sia esclusivamente pacifico», ha detto citato dall’Irna, e non ostacola l’obiettivo iraniano di una energia atomica per scopi civili. «Continueremo nell’attività di arricchimento», ha spiegato, cosi come «nella ricerca e sviluppo» della tecnologia connessa, mentre il reattore di Arak sarà «modernizzato». «Abbiamo fatto un grande passo ma siamo ancora in qualche modo lontani da dove vogliamo essere», ha però aggiunto Zarif, auspicando che un accordo finale possa aprire la strada ad una maggiore fiducia tra gli Usa e l’Iran.
ARAQCHI, RICONOSCIMENTO DIRITTO A NUCLEARE È RISULTATO PIÙ IMPORTANTE – Il riconoscimento internazionale del «diritto dell’Iran al suo programma nucleare» è «il più grande obiettivo» raggiunto dal paese nei negoziati« conclusisi ieri a Losanna. Lo ha detto il vice ministro iraniano degli Esteri, Seyyed Abbas Araqchi, che ha guidato la delegazione di negoziatori sul nucleare. Nel corso di un’intervista alla tv di stato Irib, il giornalista gli ha chiesto se fosse soddisfatto dell’accordo e Araqchi ha risposto: «Lo sono nel modo più assoluto». «Questa volta – ha proseguito – abbiamo raggiunto un punto dal quale è possibile concretizzare le richieste di base della Repubblica Islamica e questo è un risultato molto importante per il nostro paese». Parlando della strategia seguita nel corso dei 16 mesi di negoziati con il gruppo 5+1, il vice ministro ha affermato che si è trattato di una linea che ha permesso a tutti di vincere, perché »anche le preoccupazioni dell’altra parte sono state soddisfatte». «L’obiettivo dell’altra parte – ha spiegato – era quello di creare un clima di fiducia sul fatto che l’Iran non si muoverà verso una dimensione militare dell’energia nucleare. Il nostro obiettivo era rassicurarli su questo punto e ottenere in cambio la legittimazione delle nostre richieste di base, la più importante delle quali è il riconoscimento internazionale del nostro programma nucleare».
IRAN: NYT, ‘PROMETTENTE ACCORDO, ALLENTA 30 ANNI TENSIONI – Secondo il board del New York Times, in un editoriale dal titolo ‘un promettente accordo con l’Iran’, «L’accordo preliminare fra l’Iran e le maggiori potenze è un risultato significativo che rende più probabile il fatto che Teheran non sarà mai una minaccia nucleare». L’accordo è più «specifico e ampio delle attese. Ci sono buone ragioni di scetticismo sulle intenzioni dell’Iran», ma con la «apertura di un dialogo fra Iran e America le trattative hanno iniziato ad allentare più di 30 anni di ostilità. Nel lungo termine, un accordo potrebbe rendere il Medio Oriente più sicuro e offre una strada all’Iran per riunirsi alla comunità internazionale».
AIEA DÀ BENVENUTO AD ACCORDO SU NUCLEARE, PRONTI A FARE VERIFICHE – L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) ha dato il suo benvenuto all’accordo di principio siglato a Losanna sul programma nucleare iraniano, dicendosi pronta a fare le verifiche previste dall’intesa. «L’Aiea – recita un comunicato diffuso nella notte dall’agenzia di Vienna e firmato dal direttore generale Yukiya Amano – dà il benvenuto all’annuncio del gruppo 5+1 e dell’Iran sui parametri chiave per un piano d’azione complessivo comune. Con il sostegno del Consiglio dei governatori dell’Aiea, l’Agenzia sarà pronta a svolgere il ruolo di verifica dell’attuazione delle misure relative al nucleare, una volta che l’accordo sarà finalizzato».
NUCLEARE; INDIA SI RALLEGRA PER INTESA LOSANNA – L’India si è rallegrata per l’intesa sul nucleare fra l’Iran e i negoziatori internazionali, perché «un risultato significativo sembra essere stato raggiunto con l’accordo sui parametri di una soluzione onnicomprensiva da negoziare entro il 30 giugno». Da sempre l’India, si dice in un comunicato diffuso a New Delhi, «ha mantenuto la sua posizione secondo cui la questione del nucleare iraniano doveva essere risolta pacificamente rispettando i diritti dell’Iran all’uso pacifico dell’energia nucleare». Ma anche, aggiunge il documento, «il forte interesse della comunità internazionale per la natura esclusivamente pacifica del programma nucleare iraniano». L’annuncio, si dice infine, «sottolinea il successo della diplomazia e del dialogo, che l’India ha sempre sostenuto e che speriamo conduca ad un accordo onnicomprensivo il 30 giugno».