Lituania nell’euro dal 1 gennaio 2015


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La Lituania sarà il 19esimo Paese ad entrare nell’euro da gennaio prossimo: la Commissione Ue ha dato il via libera al Paese che “rispetta i criteri di convergenza”. Gli altri sette stati che attualmente non fanno parte dell’unione monetaria, e cioè Bulgaria, Repubblica ceca, Croazia, Ungheria, Polonia, Romania e Svezia) non rientrano nei criteri per adottare l’euro.

La Lituania, secondo il rapporto della Commissione, risponde a tutti i cosiddetti ‘criteri di convergenza’ previsti da Maastricht: l’inflazione negli ultimi 12 mesi è stata in media di 0,6% (il limite fissato da Maastricht è 1,7%), il deficit è 2,1% nel 2014 (il limite è 3%), il debito è al 39,4% (il limite è 60%). Inoltre, i tassi di interesse sono al 3,6% e gli spread molto bassi “che riflettono la fiducia dei mercati nella Lituania”.

Più in generale la posizione finanziaria esterna è migliorata negli ultimi anni sostenuta anche da un rafforzamento della competitività dell’economia, il paese attrae investimenti esteri diretti, l’integrazione del settore finanziario nazionale nel sistema finanziario europeo è «sostanziale» principalmente a causa dell’alto livello della proprietà estera del sistema bancario. Infine la legislazione nel settore monetario «è pienamente compatibile con la legislazione europea».

La raccomandazione della Commissione deve ora essere discussa dal vertice Ue il 26-27 giugno, avere un parere del Parlamento europeo che si riunisce la prima settimana di luglio, e approvata in via definitiva dal Consiglio nella seconda metà di luglio. L’ingresso avverrà il primo gennaio 2015.

“Il fatto che la Lituania sia ora pronta per adottare l’euro è la dimostrazione del suo lungo sostegno a riforme economiche e politiche di bilancio prudenti”, ha detto il commissario agli affari economici Olli Rehn ricordando i progressi fatti dal Paese dal suo ingresso nella Ue dieci anni fa. “Il pil pro-capite è passato dal 35% della media Ue nel 1995 al previsto 78% del 2015”, ha aggiunto.

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