
(Raimondo Schiavone) – Succede in Israele, lungo il confine con la Striscia di Gaza: per 80 euro si può noleggiare un cannocchiale e “godersi” la vista in diretta dei bombardamenti su Rafah, come se si trattasse di uno show pirotecnico. Non è una fake news, non è un meme satirico: è la realtà oscena di un Paese che ha trasformato il genocidio in intrattenimento di guerra.
Famiglie israeliane, turisti curiosi e fanatici dell’apocalisse affollano le colline di confine per assistere, tra snack e selfie, alla distruzione di interi quartieri palestinesi. Qualcuno grida esultanze quando una colonna di fumo si alza. Altri scattano foto da postare con didascalie ciniche come “vista spettacolare da Sderot”. C’è chi offre birra e chi propone souvenir con le scritte “I love IDF”. E poi c’è chi incassa: noleggio binocoli e cannocchiali a 80 euro a botta. Affari d’oro sul sangue.
Sembra un macabro mercato delle anime, un’orgia di indifferenza travestita da turismo. E in fondo quei cannocchiali, quei gadget, quei selfie con lo sfondo in fiamme hanno un prezzo preciso, proprio come i famigerati 30 denari di Giuda. Solo che qui, nel 2025, il prezzo del tradimento dell’umanità è salito: 80 euro. Non per vendere il Messia, ma per comprare la propria dose di cinismo, per barattare la propria coscienza con uno scatto da condividere, un brindisi sulla morte, un posto in prima fila per l’inferno.
Questo è il livello di disumanità raggiunto dal sionismo fanatico: la trasformazione dell’orrore in occasione economica, della morte altrui in show da balcone. Gaza è ridotta a una discarica di corpi, eppure, da quella distanza di sicurezza, diventa solo “uno sfondo suggestivo” per un picnic militarizzato.
Nel silenzio complice dell’Europa, con i governi occidentali impegnati a blaterare di “diritto alla difesa”, l’industria dell’orrore cresce, fiorisce, lucra. Non bastavano le bombe vendute a peso d’oro, ora anche le immagini della carneficina diventano merce.
Un giorno qualcuno dovrà rispondere di tutto questo. Ma intanto, oggi, 80 euro bastano per sedersi e assistere al collasso dell’umanità.
Nel tempio profanato della storia, i nuovi Giuda incassano — e ridono.