Marocco, la spinta a partire: oltre un quarto dei cittadini sogna l’emigrazione verso l’Europa


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Tra desiderio di riscatto economico e attrazione per l’Europa, i giovani marocchini guardano sempre più oltre i confini nazionali. I dati Afrobarometer si intrecciano con le statistiche internazionali sui flussi migratori.

(Martino Melis) –  L’idea di lasciare il Marocco per cercare migliori opportunità all’estero è ben più che una suggestione passeggera: è un progetto concreto per oltre un cittadino su quattro. A rivelarlo è l’ultima indagine dell’istituto Afrobarometer, condotta nel febbraio 2024 nell’ambito del decimo ciclo di rilevazioni sull’opinione pubblica in Nord Africa. Secondo il sondaggio, il 26,8% dei marocchini ha considerato la possibilità di emigrare, con una netta prevalenza di uomini e residenti nelle aree urbane.

Il desiderio di partire è fortemente legato a motivazioni economiche: più del 22% degli intervistati ha indicato come principale spinta la ricerca di un lavoro migliore e condizioni lavorative più favorevoli. Questo dato si inserisce in un contesto in cui la disoccupazione giovanile resta un problema strutturale: secondo la Banca Mondiale, nel 2023 il tasso di disoccupazione tra i giovani marocchini (fascia 15-24 anni) ha superato il 32%, con punte superiori nelle aree urbane.

Europa in cima alle aspirazioni

La destinazione privilegiata è l’Europa: il 26,2% di coloro che pensano di emigrare indica il continente europeo come prima scelta, seguita da regioni come il Golfo e, in misura minore, il Nord America. La vicinanza geografica, i legami culturali consolidati e la presenza di vaste diaspore marocchine in paesi come Francia, Spagna, Italia e Belgio contribuiscono a mantenere alto il richiamo del Vecchio Continente.

Secondo i dati aggiornati di Eurostat (2023), i cittadini marocchini rappresentano la terza comunità extracomunitaria più numerosa nell’Unione Europea, con oltre 2,9 milioni di residenti registrati, di cui più di 800.000 in Francia, circa 900.000 in Spagna e oltre 450.000 in Italia. Si tratta di una presenza storica, ma che continua ad alimentarsi attraverso ricongiungimenti familiari, richieste d’asilo, migrazione per studio o lavoro, e – in misura minore – flussi irregolari.

Uomini più propensi, donne più radicate

Il sondaggio Afrobarometer evidenzia una differenza significativa tra i generi: mentre il 62,5% delle donne non ha mai preso in considerazione l’idea di emigrare, questa percentuale scende al 48,4% tra gli uomini. Inoltre, l’interesse a lasciare il Paese è più marcato tra i cittadini che vivono in aree urbane (16,8%) rispetto a quelli che risiedono nelle campagne, probabilmente per una maggiore esposizione alle reti migratorie e alle informazioni sulle opportunità all’estero.

Un fenomeno strutturale

La migrazione dal Marocco è un fenomeno storico, ma negli ultimi anni ha assunto tratti sempre più trasversali: se un tempo a partire erano soprattutto giovani con basso livello di istruzione in cerca di occupazione manuale, oggi cresce il numero di laureati e professionisti qualificati. Secondo un rapporto dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), negli ultimi cinque anni si è registrato un aumento del 15% nella mobilità di studenti e lavoratori marocchini con alto profilo formativo, attratti da programmi europei come Erasmus+, Blue Card e altre iniziative di mobilità.

Politiche migratorie e nuove sfide

Il governo marocchino ha riconosciuto la centralità della questione migratoria, lanciando iniziative come la Strategia Nazionale per l’Immigrazione e l’Asilo (SNIA), con l’obiettivo di migliorare la governance dei flussi e favorire il ritorno e il reinserimento dei migranti. Tuttavia, restano criticità strutturali: la mancanza di prospettive occupazionali stabili, l’accesso limitato ai servizi per i giovani e la percezione diffusa di stagnazione sociale continuano a spingere migliaia di marocchini a guardare all’estero come unica via per costruirsi un futuro dignitoso.

L’indagine Afrobarometer, in definitiva, conferma una tendenza profonda e complessa, che intreccia economia, aspettative giovanili, geografia e relazioni internazionali. In un Marocco che si confronta con sfide strutturali legate all’occupazione e alle disuguaglianze, l’Europa continua a esercitare una potente attrazione. Comprendere e governare questo flusso migratorio – con strumenti di cooperazione bilaterale, canali legali di ingresso e politiche giovanili efficaci – rappresenta una sfida tanto per Rabat quanto per Bruxelles.


Fonti principali:

  • Afrobarometer, Round 10 Survey – Morocco 2024

  • Eurostat, Migration and migrant population statistics 2023

  • World Bank, Morocco Economic Monitor 2023

  • IOM, Migration Trends in North Africa 2023

  • OCSE, International Migration Outlook 2023


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