Le truppe dell’Azerbaigian non risparmiano neanche le ambulanze in Nagorno Karabakh. La denuncia arriva dall’addetto stampa del presidente della Repubblica del Nagorno Karabakh, David Babayan, che ha informato l’agenzia di stampa Armenpress. “Questo testimonia ancora una volta che abbiamo a che fare con uno stato terrorista. Secondo quanto prevedono le norme della Convenzione di Ginevra, l’autoambulanza non può essere considerata in alcun modo un oggetto vulnerabile. E’ un fatto grave, non è giusto che si compia un atto di questo tipo, questa azione contraddice tutte le norme internazionali. L’attacco all’ambulanza dimostra che l’Azebaigian non rispetta alcuna norma del diritto umanitario”.
David Babayan ha riferito che il personale fortunatamente non ha subito dei danni, perché nel momento in cui è stata colpito il mezzo si trovava in un altro luogo. Soltanto il caso fortuito ha voluto che non ci fossero vittime. Secondo l’addetto stampa del presidente della Repubblica del Nagorno quel colpo è stato premeditato: “E’ probabile che abbiano bersagliato l’autoambulanza in base alle informazioni ricevute da un drone”.
Babayan ha inoltre confermato che l’Azerbaigian ha rotto la tregua e nel corso della notte ha continuato a sparare in alcune zone del Nagorno Karabakh: “Si può dire che per ora c’è una pace relativa”. Una pace relativa che, nelle ultime 24 ore, è costata la vita a tre soldati armeni.