Sono 27 i giornalisti rapiti in Siria nel 2014, di cui una ventina ancora detenuti. I giornalisti, per lo più locali, sono nelle mani di gruppi armati (ISIS, al Nusra, gruppi jihadisti, fazioni islamiste e altre riconducibili alla variegata galassia dei ribelli anti Assad) secondo la relazione annuale di Reporter senza frontiere (RSF ). Gli ultimi in ordine di tempo sono i giornalisti spagnoli Pampliega e Angelo Antonio Sastre e il fotoreporter Jose Manuel Lopez.
L’ultimo rapimento di giornalisti spagnoli in Siria ha avuto luogo nel 2013, quando sono stati sequestrati Marc Marginedas di ‘El Periódico’; Ricardo Garcia Vilanova, fotoreporter freelance e Javier Espinosa, corrispondente per il quotidiano ‘El Mundo’. Gli ultimi due sono stati prelevati da uomini dello Stato Islamico (ISIS), nella provincia di Raqqa.
Il 2 marzo 2014 Marginedas è stato rilasciato dopo sei mesi di prigionia. Nello stesso mese, il 30, furono rilasciati anche Garcia Espinosa e Vilanova.
L’anno scorso, con la pubblicazione della relazione annuale, RSF ha denunciato le pratiche dell’ISIS in Siria, con il rapimento e la decapitazione di giornalisti e operatori dell’informazione, il cui culmine è stata l’esecuzione, videoregistrata e trasmessa sui social network e Internet, dei reporter americani James Foley e Steven Sotloff.