Il vice ministro degli Esteri israeliano Tzipi Hotovely, che di fatto regge il dicastero, sembra non sostenere una soluzione di pace con due stati. «Dobbiamo tornare alle verità di base sul nostro diritto alla terra. La terra è nostra. Tutta la terra è nostra. Non siamo qui per chiedere scusa per questo», ha dichiarato oggi la Hotovely, quando si è insediata al ministero, secondo quanto riferisce Ynetnews.
Le sue parole giungono dopo che il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha assicurato l’Alto Rappresentante per la Politica Estera e di Difesa europea Federica Mogherini che il governo israeliano è sempre a favore di una soluzione con due Stati. «Non sostengo una soluzione con uno Stato. Non penso proprio che sia una soluzione. Sostengo una visione con due Stati per due popoli, uno stato palestinese demilitarizzato che riconosca lo stato ebraico», ha detto Netanyahu alla Mogherini.
Netanyahu ha tenuto per sè il ministero degli Esteri nel nuovo governo che si è appena insediato. In questo modo però la gestione quotidiana del ministero ricade sulla 36enne Hotovely. Esponente dell’ala destra del Likud di Netanyahu, si è espressa in passato contro l’obiettivo di uno Stato palestinese e a favore dell’annessione di parti significative della Cisgiordania.