(Francesco Gori) – Barack Obama ce la sta davvero mettendo tutta a passare alla storia come uno dei presidenti più interventisti che gli Stati Uniti abbiano mai avuto. Mai un premio Nobel per la pace è stato cosi immeritato. La Casa Bianca, infatti, sta valutando nuovamente se fornire all’esercito di Kiev armi ed equipaggiamenti difensivi. La decisione sembra essere stata già presa.
La notizia arriva direttamente dal New York Times, autorevole giornale a stelle e strisce secondo il quale il segretario di Stato, John Kerry, e il capo di Stato maggiore congiunto, Martin Dempsey, hanno già preso una decisione che potrebbe portare nell’Europa dell’est una montagna di armi. Il comandante delle forze Nato in Europa, il generale Philip Breedlove, non esclude questa eventualità.
Otto ex alti funzionari americani chiederanno a Washington di inviare a Kiev attrezzature militari per 3 miliardi di dollari, tra cui missili anti-carro e droni di sorveglianza. Una richiesta contenuta in un rapporto, secondo quanto ha rivelato il New York Times. Anche il consigliere per la sicurezza nazionale, Susan Rice, finora molto riluttante, sarebbe anche pronta a riconsiderare la sua posizione.
Insomma, la macchina si è messa in moto e per la Casa Bianca, anche grazie all’appoggio del Congresso, non dovrebbe essere difficile prendere una decisione che rischia di alimentare nuove tensioni con la Federazione Russa. Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha accusato: “La recente intervista della Cnn al presidente Obama dimostra che Kiev ha intenzione di risolvere il conflitto nell’Est con la forza e che gli Stati Uniti sono pronti a sostenere, senza alcuna riserva, le azioni delle autorità ucraine”.
Il capo della diplomazia di Mosca ha infine ribadito l’invito al dialogo, rivolto a chi in Europa, a suo dire, desidera ancora la pace per il popolo ucraino.