Almeno 73 persone sono rimaste uccise negli scontri tra i combattenti delle milizie di Jund al Aqsa e del Fronte al Nusra contro i militari siriani per la conquista della città di Khan Tuman e altre zone dell’area a sud di Aleppo. Il gruppo armato di al Aqsa, le milizie di Fronte al Nusra, ramo di al Al Qaeda in Siria, e il movimento islamista Ahrar al Sham e altre fazioni paramilitari islamiste avrebbero preso il controllo totale della città di Khan Tuman, del villaggio di Abu Ruwil e di altri centri a sud della città di Aleppo. La conquista di queste aree sarebbe giunta dopo una violenta battaglia tra le forze governative e i miliziani di Al Aqsa e al Nusra durata 24 ore. La notizia non è stata confermata da fonti indipendenti.
A scatenare gli scontri è stata l’esplosione di un’autobomba nel centro di Khan Tuman, villaggio strategico situato in prossimità dell’autostrada che collega Aleppo con Damasco, la capitale del paese. Negli scontri sono morti almeno 43 miliziani del Fronte al Nusra e di Jund al Aqsa, compresi alcuni esponenti di rilievo delle due organizzazioni paramilitari, e almeno 30 morti tra i militari dell’esercito siriano, oltre a decine di feriti, molti dei quali di nazionalità asiatica.
Due giorni fa l’esercito siriano aveva confermato un cessate il fuoco di 48 ore ad Aleppo dopo un accordo raggiunto tra Usa e Russia, per fermare gli scontri nella città siriana. Inoltre ieri i miliziani dei due gruppi jihadisti hanno preso il controllo della città di Khalidiyya, nella provincia di Homs, dopo violenti scontri contro l’esercito regolare.