Nel 1962, nel pieno della Guerra Fredda, i vertici militari degli Stati Uniti elaborarono un piano scioccante: compiere attacchi terroristici contro i propri cittadini per giustificare un’invasione di Cuba. Il documento, noto come Operazione Northwoods, fu concepito dai Capi di Stato Maggiore Congiunti e prevedeva provocazioni sotto falsa bandiera per spingere l’opinione pubblica statunitense a sostenere un’azione militare contro il regime di Fidel Castro.
Secondo quanto riportato dal Daily Mail, che ha avuto accesso alla bozza del piano, l’Operazione Northwoods includeva una serie di azioni orchestrate per simulare aggressioni cubane contro gli Stati Uniti. Tra gli scenari previsti vi era l’esplosione di una nave americana nella baia di Guantanamo, una mossa che avrebbe ricalcato l’incidente del 1898, quando l’affondamento della USS Maine fu usato come pretesto per dichiarare guerra alla Spagna. Inoltre, il piano contemplava attentati terroristici a Miami e in altre città della Florida, con bombe piazzate in luoghi pubblici e attacchi ai rifugiati cubani, per poi addossarne la colpa al governo dell’Avana.
Uno degli aspetti più inquietanti del piano era la possibilità di abbattere un aereo civile, con il successivo coinvolgimento dei media per incolpare Cuba dell’atto terroristico. Infine, si prevedeva un attacco diretto a una base militare statunitense vicino al territorio cubano, per simulare un’aggressione e giustificare una risposta bellica su larga scala.
Tutte queste operazioni avevano un unico obiettivo: convincere il popolo americano che un’invasione di Cuba fosse necessaria e inevitabile. Tuttavia, il piano non fu mai attuato. Il presidente John F. Kennedy, informato del progetto, lo respinse categoricamente, evitando così una potenziale escalation che avrebbe potuto portare il mondo sull’orlo di un conflitto nucleare.
L’Operazione Northwoods rimase segreta per decenni, fino a quando documenti declassificati rivelarono l’esistenza di questo piano e la volontà dei vertici militari di manipolare l’opinione pubblica per scatenare una guerra. Oggi, il caso rimane un esempio emblematico di come la politica internazionale possa essere segnata da operazioni oscure, lontane dai principi democratici che gli Stati Uniti dichiarano di difendere. (Raimondo Schiavone)
Foto: Fidel Castro e Camilo Cienfuegos entrano a L’Avana, 8 gennaio 1959