Orrore ISIS: soldato sciita impiccato a un ponte, sdegno in Iraq


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Un’ondata di sdegno sta percorrendo i social media in Iraq per le immagini diffuse su Internet dell’impiccagione a un ponte stradale di un soldato sciita iracheno a Falluja, solo 50 chilometri a ovest di Baghdad, dopo che i jihadisti lo avevano portato in giro per le strade a bordo di un fuoristrada tra manifestazioni di giubilo di alcuni degli abitanti della città sunnita.

Il prigioniero, identificato come Mustafa Nasser al Athari, era originario di Sadr City, grande sobborgo sciita a Baghdad. Nelle foto, scattate dagli attivisti anti-Isis, si vede la vittima dei terroristi scortata verso il patibolo su un pick-up. Vicino al soldato ci sono quattro jihadisti con il volto coperto. Gli altri scatti: dopo che è stato impiccato, il corpo del militare viene mostrato mentre penzola da un cavalcavia sopra una strada urbana mentre i miliziani festeggiano l’esecuzione.

Shock e rabbia sono i sentimenti che si leggono sui vari messaggi postati in Rete, con molti che chiedono al governo di Baghdad di sollevare il caso a livello internazionale, come fatto nel gennaio scorso dalla Giordania per il pilota Muaz al Kassasbe, bruciato vivo in una gabbia. Un religioso, Abdul Karim, condanna in particolare le scene di giubilo tra la popolazione di Falluja. Mentre una studentessa, Sarah Jamal, afferma che «quello che è ancora più scioccante è la totale indifferenza mostrata dai nostri politici e dal governo».

L’esercito iracheno aveva perso la città di Fallujah lo scorso gennaio, dopo una battaglia nella quale morirono centinaia di persone. Pochi giorni fa lo Stato Islamico ha colpito di nuovo, massacrando più di 500 persone per riuscire a conquistare la città di Ramadi, un punto strategico particolarmente importante per la guerra in Iraq.

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