(Paola Di Lullo) – Un funzionario dell’Olp ha detto domenica che il Presidente Mahmoud Abbas dichiarerà durante la prossima Assemblea Generale delle Nazioni Unite che la leadership palestinese non si ritiene più vincolata agli Accordi di Oslo a causa della mancanza di rispetto degli stessi da parte di Israele.
Il Membro del Comitato Esecutivo dell’OLP Ahmad Majdalani ha detto a Ma’an che la decisione di non rispettare più Oslo II è stata redatta da un comitato preparatorio in vista della prossima riunione del Consiglio Nazionale Palestinese (PNC) e sarà probabilmente approvata durante la sessione prevista per il 14 e 15 settembre ( nel momento in cui scriviamo arriva la notizia che Abbas ha rinviato l’incontro ).
La mossa si basa su accordi raggiunti dalle fazioni dell’OLP durante precedenti riunioni del Consiglio Centrale.
“La leadership palestinese ha deciso di chiudere l’accordo ad interim sulla Cisgiordania e la Striscia di Gaza nota come Accordi di Oslo II, firmato a Taba il 28 settembre 1995”, ha detto Majdalani.
“Alla luce della mancanza di impegno da parte di Israele, la leadership palestinese ha deciso che non è più vincolata dal contratto e il presidente Abbas lo annuncerà di fronte all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.”
Future mosse saranno preparati da un comitato del PNC ( Palestinian National Council ), ha aggiunto, senza fornire ulteriori dettagli.
Il funzionario non ha fornito alcuna indicazione di cosa diventerebbe il coordinamento della sicurezza tra l’AP ed Israele, uno dei requisiti fondamentali di Oslo, anche se ha detto che la leadership di Ramallah ha deciso di fare del PNC un Parlamento Palestinese e del Comitato Esecutivo dell’OLP un Governo Palestinese.
Il PNC è costituito da circa 740 membri in entrambi territori palestinesi occupati ed in quelli della diaspora palestinese. Comprende i membri del Consiglio Legislativo Palestinese, il Parlamento Palestinese, anche se le leggi esatte che determinano l’appartenenza del PLC al PNC sono ancora questione di dibattito tra i palestinesi.
Hamas detiene la maggioranza nel PLC, anche se numerosi legislatori di Hamas sono stati assassinati dalle forze israeliane o sono attualmente nelle carceri israeliane.
Gli Accordi di Oslo segnarono il primo riconoscimento reciproco ed ufficiale tra Israele e l’OLP e stipularono la creazione di un governo palestinese ad interim – l’Autorità Palestinese – per negoziare un quadro di completo ritiro israeliano dalla Cisgiordania entro il 1998.
Tutte le questioni fondamentali relative allo status finale, come Gerusalemme, i confini, gli insediamenti ed i rifugiati, erano da discutere dopo un periodo transitorio di cinque anni.
Oslo II ha creato le aree A, B, e C nella Cisgiordania occupata.
Il funzionario ha visitato la Siria due giorni fa per incontrare le fazioni palestinesi che non sono membri dell’OLP e per spiegare loro le motivazioni della prossima riunione, che sfiderà l’occupazione israeliana ed darà una risposta ad Hamas per i suoi presunti colloqui con Israele “a scapito di riconciliazione interna. ”
Circa 26 partecipanti provenienti dalla Siria parteciperanno alla riunione del PNC, ha aggiunto.
Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina – Comando Generale e le Forze Popolari di Liberazione hanno affermato che avrebbero boicottato l’incontro, “ma non prenderanno posizioni rigorose contro le decisioni che verranno prese”.
(con Fonte Ma’an)