Israele deve prepararsi ad una possibile doppio confronto al nord, sia con gli Hezbollah in Libano, sia sul Golan dove «la calma può cambiare in un istante». Lo ha detto il comandante del fronte nord dell’esercito israeliano Aviv Kochavi. «In questo settore – ha spiegato – siamo di fronte ad un radicale cambiamento e l’andamento che sta avvenendo comporta sviluppi negativi. Accanto all’estremismo scita, la Jihad globale si sta diffondendo in Siria e nelle Alture del Golan».
Per Kochavi, il confine con la Siria «è diventato il teatro di attività terroristiche contro lo stato di Israele: il rafforzamento del nemico con i missili e razzi continua e l’Iran, che sta aumentando la sua presenza nella regione, sta rifornendo i nemici dello stato ebraico e li sta dirigendo negli attacchi nei nostri confronti».
«Non dovremmo trarre conclusioni da un periodo temporaneo durante il quale stati e organizzazioni terroristiche – ha spiegato il generale, citato dai media – sono impegnate l’una con l’altra». La situazione – ha avvertito Kochavi – può cambiare «all’improvviso. Dobbiamo preparare le nostre forze alla guerra, sia sul confine libanese sia su quello est».