(Beirut) – “Il Libano, che ha impressionato il mondo nel resistere e sconfiggere la macchina di morte di Israele nel 2006, non può abbandonare la sua resistenza fintanto che Israele occuperà la nostra terra”. Lo ha detto il presidente del Parlamento libanese, Nabih Berri, che ha ribadito come il paese dei Cedri “non possa né rinunciare al ruolo della Resistenza, né qualsiasi minaccia contro i suoi confini marittimi “.
Berri è anche il leader del movimento sciita Amal, alleato di Hezbollah e sostenitore del Presidente della Repubblica Araba Siriana, Bashar al-Asad, e di suo padre prima di lui. Nel marzo del 2006 ha dato vita al Comitato di Dialogo Libanese, che riunisce le principali 14 personalità libanesi.
Berri ha poi sottolineato che “il dialogo nazionale per ripristinare le buone relazioni tra l’Arabia Saudita e l’Iran è la via principale per uscire dalla situazione di stallo politico che vive il Libano”, evidenziando che le soluzioni costituzionali per uscire dalla crisi possono essere individuate solo dopo aver eletto il nuovo capo dello Stato.
Riguardo alla questione siriana, Berri ha salutato favorevolmente il cessate il fuoco recentemente concordato tra le parti e ha invocato una soluzione politica per porre fine a una guerra che dura da 5 anni e ha provocato circa mezzo milione di morti, centinaia di migliaia di feriti e milioni di profughi. “La guerra al terrore persistente in Siria richiede uno sforzo comune e un’operazione internazionale per asciugare le fonti del terrorismo e fermare gli insorti che attraversano ogni giorno la frontiera”.