Una grande diapositiva del terrorista islamico Jihadi Jhon, è stata utilizzata durante una messa dal parroco della chiesa di Castello di Godego per spiegare la trasfigurazione di Gesù. Don Gerardo Giacometti, non nuovo all’impiego delle nuove tecnologie per rafforzare le proprie omelie, domenica scorsa, con accanto all’altare l’immagine del boia di origine kuwaitiana ma cresciuto a Londra, ha sollecitato i fedeli a meditare sulla trasformazione di un uomo. «Cosa si nasconde in un uomo ?» ha chiesto don Gerardo a fianco della celebre fotografia di Jhiadi, al secolo Mohammed Emwazi, con il coltello teso verso il fotografo poco prima di sgozzare una delle sue vittime.
«Era un ragazzo normale ma oggi ci troviamo di fronte ad un uomo – ha spiegato il parroco trevigiano – che ha nel cuore lo stesso deserto che si vede sullo sfondo delle sue macabre decapitazioni». Successivamente il sacerdote ha proiettato la slide della trasfigurazione di Raffaello definendola «uno dei volti di Gesù più belli della storia; eccola qui la trasformazione a cui ci invita Gesù, un progetto di bellezza che Dio ha in mente per ogni uomo». Concetti per rafforzare i quali, infine, don Gerardo ha utilizzato un’immagine dell’eccidio compiuto dai nazisti nel 1943 a Godego quando vennero uccise circa 80 persone.