«La Turchia si pentirà più di una volta di quello che ha fatto». Lo ha detto Vladimir Putin durante il discorso alla nazione, aggiungendo che Mosca non ignorerà che Ankara «sta aiutando i terroristi». «Qualsiasi business criminale sanguinario, è inammissibile», ha ammonito, precisando però di considerare amichevolmente il popolo turco.
Il capo del Cremlino, dunque, rilancia le accuse alla Turchia di complicità con i tagliagole dello Stato islamico e minaccia apertamente Recep Tayyip Erdoğan: «Non dimenticheremo l’abbattimento del jet russo. Se qualcuno pensa che la reazione russa si limiterà alle sanzioni economiche sbaglia di grosso. La cricca al governo in Turchia continuerà a pentirsi di ciò che ha fatto, non se la caverà con i pomodori».
A irritare il presidente russo sono, in particolare, le profonde divisioni all’interno della coalizione anti Isis e le posizioni dell’Occidente che si schiera al fianco della Turchia nonostante le prove dei legami tra Erdogan e lo Stato islamico.
Intanto il ministro dell’energia russo, Aleksandr Novak, ha annunciato che,in seguito all’abbattimento del Su-24 da parte di F16 di Ankara, i negoziati per il gasdotto russo-turco Turkish Stream sono sospesi, in seguito all’abbattimento del Su-24 da parte di F16 di Ankara. Il ministro ha anche affermato che la questione della costruzione della prima centrale nucleare turca resta aperta.
Ieri, nel corso di un briefing con i giornalisti, il vice ministro della Difesa Anatoly Antonov aveva mostrato le prove del coinvolgimento di Erdogan e dei suoi familiari nel traffico di petrolio dell’ISIS, parlando espressamente di «team di banditi ed elite turche che ruba il petrolio dai loro vicini opera nella regione».
LAVROV, UNITI COME CONTRO IL NAZISMO – La lotta allo Stato islamico deve coinvolgere tutti, con una mobilitazione analoga a quella contro il nazismo nell’ultimo conflitto mondiale. Lo ha detto il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov. «È necessario coinvolgere i Paesi del Medio Oriente. Tutto il resto va messo in secondo piano. La lotta all’Isis deve mobilitare tutti come avvenuto contro il nazismo», ha affermato Lavrov intervenendo oggi alla 22ma Conferenza ministeriale dell’Osce a Belgrado. «Non consentiremo che i terroristi abbiano dei vantaggi dal commercio illegale di varie merci. Ma non potremo avere successo se altri mettono il bastone fra le ruote, come accaduto con l’abbattimento del nostro aereo sulla Siria», ha aggiunto Lavrov.