Le sessioni della riunione consultiva preliminare tra la delegazione della Repubblica araba siriana e le delegazioni dell’opposizione si sono concluse a Mosca
La delegazione siriana ha concordato con i cinque partiti di opposizione e altri, una serie di principi presentati dalla Russia come “Principi di Mosca”. Che si concentrano sul mantenimento della sovranità e l’unità della Siria, della lotta contro il terrorismo in tutte le sue forme, sul regolamento della crisi con mezzi politici, il rifiuto di qualsiasi intervento esterno e la conservazione dell’esercito e le forze armate come simbolo delle istituzioni nazionali e statali unità.
Ed ecco il testo dei princìpi di Mosca:
Negli ultimi anni, il terrorismo si è diffuso in territorio siriano in un modo senza precedenti e ha causato migliaia di vittime tra i civili e milioni di sfollati. I terroristi e gli estremisti di tutto il mondo sono venuti a Siria. Il nostro paese ha dovuto affrontare gravi pericoli tra cui il più serio tentativo di estremisti di imporre un regime brutale che non ha alcun legame con le nobili tradizioni del popolo siriano.
Le strutture sociali ed economiche del paese, fondate da generazioni di siriani sono stati il bersaglio di distruzione, così come patrimonio culturale, storico, e la civiltà della Siria sono stati oggetto di furti e sabotaggio.
Sulla base di questo, tutte le forze nazionali pacifiche sulla scena siriana e quelli che amano la patria sono invitate a intraprendere un’azione decisiva per cambiare il più presto possibile la situazione.
È quindi necessario sviluppare le basi politiche del dialogo nazionale inter-siriano per consentire a tutti i siriani di risolvere questioni urgenti all’ordine del giorno nazionale, attraverso un dialogo nazionale globale incondizionato nel rispetto dei seguenti principi:
– La conservazione della sovranità, l’unità e l’indipendenza della Repubblica araba siriana.
– La lotta contro il terrorismo in tutte le sue forme e la coniugazione degli sforzi per combattere contro i terroristi e gli estremisti in territorio siriano.
– La soluzione della crisi in Siria con mezzi politici pacifici e sulla base dei principi della Dichiarazione di Ginevra, adottata il 30 giugno 2012.
– Determinare il futuro della Siria sulla base di espressione libera e democratica della volontà del popolo siriano.
– Il rifiuto di ogni ingerenza straniera negli affari siriani.
– Conservazione dell’esercito e delle forze armate come simbolo di unità nazionale e la salvaguardia delle istituzioni statali.
– Lo stato di diritto, il rispetto del principio di cittadinanza e di uguaglianza dei cittadini davanti alla legge.
– Il rifiuto della presenza di qualsiasi straniero armato nei territori della Repubblica araba siriana, senza l’ammissione del suo governo.
I partecipanti hanno ringraziato, infine, la Russia come Paese, e l’Istituto di studi orientali, presso l’Accademia Russa delle Scienze, per aver ospitato questo incontro a Mosca e promosso il proseguimento delle consultazioni tra siriani all’interno di tale quadro.
Da parte sua, il corrispondente da Mosca dell’agenzia di stampa Sana ha descritto la notizia trasmessa da canale Mayadin in merito a una discrepanza tra governo e figure dell’opposizione come “infondate”, sottolineando che la divergenza è emersa nella stessa opposizione.
In precedenza, le fonti di Mosca ha riferito che ogni piccolo gruppo di esponenti dell’opposizione ha presentato un proprio documento, ma non è riuscito finora a stilare un documento comune per tutti i membri della suddetta.
L’informazione giunte dalla capitale russa hanno evocato un vicino accordo su ulteriori consultazioni a Mosca. La data di tali consultazioni sarà fissata in seguito.
Si noti che diverse riunioni si sono svolte nel quadro della riunione, il cui lavori sono iniziati ieri.
I partecipanti alla riunione hanno osservato un minuto di silenzio in omaggio alla memoria dei martiri della Siria, civili e militari, e su richiesta della delegazione siriana hanno criticato gli esponenti dell’opposizione che non hanno menzionato nei loro interventi, Israele e il suo ruolo fondamentale in campo politico, la Turchia, l’Arabia Saudita e Qatar.”
Traduzione: Francesco Guadagni
Fonte: Agenzia Sana