Russia e Messico: una nuova alleanza contro l’influenza degli Stati Uniti?


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Città del Messico – Le tensioni tra Stati Uniti e Messico, intensificatesi a seguito della decisione dell’amministrazione Trump di inviare truppe al confine per gestire la questione migratoria e la lotta ai cartelli della droga, stanno assumendo una dimensione geopolitica più ampia con il coinvolgimento della Russia. Mosca, negli ultimi anni, ha rafforzato la propria presenza diplomatica e mediatica in Messico, e ora il suo posizionamento strategico potrebbe assumere contorni più marcatamente militari in risposta alle mosse statunitensi.

Il Messico è da tempo nel mirino di Mosca come parte di una più ampia strategia di influenza in America Latina. Negli ultimi anni, la Russia ha incrementato la propria presenza diplomatica nel paese, aumentando il numero dei suoi diplomatici del 60% e rafforzando la rete dei media in lingua spagnola, come RT en Español e Sputnik Mundo, che oggi godono di un ampio seguito tra il pubblico messicano.

Questo rafforzamento dell’influenza russa si inserisce in un contesto in cui Mosca cerca di guadagnare terreno nella regione, in aperta contrapposizione alla dottrina Monroe, che da sempre vede l’America Latina come una sfera d’influenza statunitense.

L’interesse russo in Messico non è solo ideologico o mediatico, ma anche economico e militare. Mosca ha intensificato le relazioni con il governo messicano attraverso accordi per la fornitura di armamenti e tecnologie, nonché collaborazioni nel settore energetico. Il Messico, con la sua posizione strategica e la storica reticenza a piegarsi totalmente alle politiche statunitensi, rappresenta per la Russia un partner ideale per creare una frattura geopolitica ai confini degli Stati Uniti.

L’invio di 1.500 soldati statunitensi al confine con il Messico, motivato ufficialmente dalla necessità di controllare i flussi migratori e il narcotraffico, ha suscitato reazioni a livello internazionale. Il Messico ha espresso preoccupazione per la militarizzazione del confine, considerandola un’azione provocatoria che potrebbe aggravare la situazione anziché risolverla.

Parallelamente, la Russia ha rafforzato la sua presenza nelle acque caraibiche. Un gruppo navale russo, composto dalla fregata Admiral Gorshkov, il sottomarino nucleare Kazan, la petroliera Pashin e il rimorchiatore di salvataggio Nikolai Chiker, è atteso nel porto dell’Avana, Cuba. Sebbene ufficialmente si tratti di una visita programmata, molti analisti vedono questa manovra come una risposta strategica alla crescente pressione militare statunitense sul Messico e alla politica aggressiva di Washington in America Latina.

Il posizionamento delle navi russe nelle acque caraibiche potrebbe essere interpretato come un segnale d’avvertimento a Washington, suggerendo che Mosca è pronta a intervenire indirettamente in uno scenario di crescente tensione tra Messico e Stati Uniti.

Se la situazione al confine tra Stati Uniti e Messico dovesse deteriorarsi ulteriormente, la Russia potrebbe adottare diverse strategie di supporto. Una di queste potrebbe essere la fornitura di armamenti e tecnologia militare, rafforzando le capacità di difesa del Messico con sistemi avanzati come droni da ricognizione, radar e tecnologie per la sorveglianza dei confini.

Un altro possibile sviluppo potrebbe essere l’invio di consiglieri militari russi per addestrare le forze messicane in tattiche di sicurezza di confine e operazioni di difesa. Mosca potrebbe inoltre intensificare la collaborazione in materia di intelligence con il Messico, offrendo supporto nel monitoraggio delle attività statunitensi e rafforzando la cyber-sicurezza messicana.

La Russia potrebbe infine aumentare la frequenza delle proprie missioni navali nel Golfo del Messico e nei Caraibi, intensificando le esercitazioni congiunte con alleati regionali come Cuba e il Venezuela.

Sebbene non ci siano ancora prove concrete di un coinvolgimento militare diretto della Russia nel sostegno al Messico contro gli Stati Uniti, gli attuali sviluppi suggeriscono che Mosca stia attentamente valutando le opportunità strategiche offerte dalla crisi tra i due paesi nordamericani.

Un avvicinamento ulteriore tra Messico e Russia potrebbe ridefinire gli equilibri geopolitici nella regione, mettendo Washington di fronte a una nuova sfida nella propria sfera d’influenza tradizionale. Con la Russia che aumenta la sua presenza nelle acque vicine agli Stati Uniti e il Messico che mostra segni di crescente autonomia nelle sue decisioni politiche e strategiche, il confronto tra le potenze globali potrebbe presto spostarsi a pochi passi dal confine americano.

Raimondo Schiavone


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