Russia e Siria firmano un accordo per l’espansione della base navale di Tartus


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Russia e Siria hanno firmato un accordo per l’espansione e la modernizzazione della base navale russa nel porto siriano di Tartus. Lo afferma un documento pubblicato sul portale d’informazione del governo russo. “L’attuale accordo ha una validità di 49 anni e sarà prolungato automaticamente ogni 25 anni, a meno che una delle due parti non notifichi all’altra, non meno di un anno prima in forma scritta e per via diplomatica, della sua intenzione di terminarlo”, si legge nel documento. Secondo l’accordo, la Federazione russa avrà piena autorità legale sulla struttura di Tartus e la userà gratuitamente. La base navale “ha una natura difensiva e non è diretta contro alcuno stato”, precisa il documento. L’intesa permetterà al porto di Tartus di mantenere 11 navi russe contemporaneamente. L’accordo prevede anche una serie di specifiche riguardanti le regole di entrata e uscita per le forze navali russe dalle acque territoriali siriane.

La base navale russa di Tartus risale al periodo dell’Unione Sovietica, quando nel 1971 Damasco e Mosca firmarono un accordo per consentire la creazione di un punto di rifornimento e manutenzione per la navi della flotta nel Mar Nero e del Mare del Nord attive nel Mar Mediterraneo. Attualmente la struttura di Tartus può ospitare quattro navi da guerra di medie dimensioni, ma solamente se consentito dalle condizioni meteo. La struttura non è un grado di ospitare alcune delle navi principali inquadrate nella Marina militare russa, come le fregate classe Neustrashimyy, gli incrociatori classe Udaloy, la cui lunghezza varia da 129 a 163 metri, gli incrociatori di classe Slava o Kirov, le cui lunghezze variano da 186 a 252 metri.

Nell’agosto del 2015 Siria e Russia hanno firmato un altro accordo per il dispiegamento a “tempo indeterminato” delle forze del paese in Siria relativo alla base aerea ad Hmeimim, in Siria, in appoggio alle forze governative fedeli al presidente Bashar al Assad. La ratifica dell’accordo, avvenuta nell’ottobre 2016 da parte del presidente russo Vladimir Putin, regolamenta le condizioni per la presenza a tempo indefinito di un gruppo delle Forze aeree russe nel territorio della Siria e chiarisce che il contingente è presente nel paese, su richiesta della parte siriana, materialmente collocato presso la base di Hmeymim. L’accordo con Damasco prevede l’utilizzo dell’aerodromo di Hmeymim da parte russa su base gratuita. “L’impiego del gruppo di aviazione russa, in conformità con la decisione del suo comandante, secondo i piani concordati dalle parti è determinato dalla parte russa in coordinamento con la parte siriana”, si legge nell’accordo, il quale garantisce che armi, munizioni, attrezzature e materiali necessari per l’esecuzione delle attività del contingente russo sono “importati” nel territorio della Siria senza alcun onere e che il personale del gruppo aereo può “liberamente attraversare il confine siriano senza essere soggetto al controllo da parte delle autorità di frontiera e doganali”.

Il personale del gruppo aereo russo ed i membri delle loro famiglie godono di determinati privilegi e di immunità simili a quelle degli inviati diplomatici; veicoli e velivoli della Federazione russa, utilizzati nell’interesse del gruppo di aviazione, sono esenti da controlli, requisizioni, sequestri o altre misure di esecuzione. L’accordo è valido a tempo indeterminato. Si precisa che l’attuazione dell’accordo non richiederà assegnazioni supplementari a carico del bilancio federale; i costi di finanziamento dell’attuazione saranno tenuti entro i limiti dei fondi stanziati nel bilancio di riferimento del ministero della Difesa per il rispettivo anno.

 

Fonte: Agenzia Nova

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