Sfida al’Islam: deputati e coloni ebrei sfilano nel complesso sacro di Al Aqsa a Gerusalemme


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E’ una sfida al mondo musulmano quella lanciata da due deputati israeliani e da decine di coloni ebrei: dopo due anni dal divieto imposto dal governo, hanno visitato per la prima volta il complesso di Al Aqsa, la Spianata delle moschee (Monte del Tempio per l’ebraismo), a Gerusalemme. Dal 2015 i cittadini di religione ebraica non possono pregare davanti a quello che viene considerato il terzo sito più importante per i musulmani. Una decisione presa dalle autorità per il timore di una riacutizzazione delle tensioni tra ebrei e palestinesi.

In precedenza, infatti, il governo israeliano aveva impedito l’accesso al sito agli uomini musulmani di età inferiore ai cinquantanni nel periodo delle festività ebraiche. Gli scontri avevano provocato la morte di circa 200 palestinesi e di 40 israeliani. In risposta alle tensioni, la Knesset aveva vietato ai deputati ebrei e musulmani di recarsi sulla Spianata delle mosche per pregare. I palestinesi avevano accusato Israele di voler alterare lo status quo della Spianata delle Moschee.

Il divieto di accesso è stato “violato” da Yehuda Glick, esponente del partito di destra Likud, già promotore nel 2014 di una campagna che consentisse agli ebrei di pregare davanti al sito religioso. Per tale ragione, il parlamentare era stato vittima di un tentato omicidio. Glick era accompagnato da 25 coloni.

 

Poco dopo, un altro membro del Knesset, Shuli Moalem-Refaeli, esponente del partito della destra nazionalista HaBayit HaYehudi (Casa ebraica), accompagnato da 21 coloni, ha sfilato nel sito sacro islamico. Alle 7 del mattino, con l’apertura della Porta al-Maghariba, i coloni erano già 78. Durante le “visite” è stata illustrata ai coloni la storia del “Monte del Tempio” nella versione “ebraica”. Parallelamente, stando a quanto riportano i media arabi, la polizia israeliana ha attaccato i fedeli musulmani.

Le autorità palestinesi parlano di una vera e propria irruzione, un oltraggio alla religione islamica e a un luogo sacro per i musulmani. Lo scorso 23 agosto, il primo ministro israeliano Netanyahu ha fatto approvare un decreto legge che permette ai membri del Knesset di visitare la moschea al-Aqsa. Poco dopo i religiosi di Gerusalemme avevano chiesto al popolo palestinese di rafforzare la loro presenza nella moschea al-Aqsa per proteggere il luogo dalle attese irruzioni da parte dei membri del Knesset.

 

 

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